Frodi in crescita per i pagamenti online

Frodi pagamenti online

Un recente studio di Juniper Research stima che a causa delle frodi nei pagamenti online tra il 2021 e il 2025 a livello globale verranno persi 206 miliardi di dollari. 

Si tratta di una cifra equivalente a quasi 10 volte l’utile netto di Amazon nel 2020.

Infatti lo studio ha rilevato che a causa della pandemia si è verificata una vera e propria nuova ondata di frodi basati sul furto di identità e di account, in particolare per impossessarsi dei dati di pagamento associati.

I pagamenti digitali erano un settore già in forte espansione ancor prima della pandemia di COVID-19, ma a causa delle necessità di distanziamento sociale hanno subito una crescita record, tanto che Juniper Research prevede che gli utenti supereranno i 4,4 miliardi a livello globale nel 2025, rispetto ai 2,6 miliardi nel 2020.

Questo ha creato purtroppo anche nuove opportunità per i criminali informatici, in particolare grazie alla vendita online omnicanale ed alle iniziative che incoraggiano l’uso aperto dei dati finanziari.

L’innovazione in questo settore ha il potenziale per essere una forza positiva, ma i pagamenti online comportano una complessa rete di interazioni ed API che, pur creando opportunità per gli stakeholder, generano anche maggiori rischi.

Le tipologie di frodi di pagamenti online

Inoltre i criminali informatici sono sempre un passo avanti: utilizzano un mix di social engineering e know-how tecnologico per aggirare le protezioni, e l’unico modo per combatterli è comprendere i meccanismi in uso per rafforzare le protezioni.

Il report riconosce ben 14 tipologie differenti di frodi sui pagamenti online, e suggerisce di adattare il comportamento degli utenti alle nuove minacce.

Gli acquisti online di beni fisici sono la fonte principale di queste frodi, tanto che esorta esplicitamente i fornitori di servizi di prevenzione delle frodi ad offrire servizi basati sulla verifica dell’identità digitale.

In quest’ottica la ricerca stima in 11,8 miliardi di dollari la spesa nel 2025 a livello globale per i servizi di rilevamento e prevenzione delle frodi, rispetto ai 9,3 miliardi del 2021, e suggerisce la creazione di piattaforme in grado di coprire tutti i canali emergenti utilizzati per i pagamenti online, comprese nuove aree come i pagamenti bancari aperti.

Inoltre suggerisce anche l’idea di creare ecosistemi di pagamento “zero trust” che offrano un’opzione per verificare sempre i pagamenti, senza mai doversi fidarsi di terze parti o archiviare i propri dati, utilizzando ad esempio misure di sicurezza come la tokenizzazione.

Il coautore della ricerca, Nick Maynard, ha dichiarato:

“Date le grandi quantità di transazioni di pagamento online a livello globale, è essenziale che questi dati transazionali vengano utilizzati per rilevare continuamente transazioni fraudolente. I fornitori di servizi di pagamento che possono utilizzare questi dati per identificare nuove fonti e strategie di frode saranno quelli che si dimostreranno più resilienti a questa significativa perdita di mercato”.

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