Settimana dei mercati (23-27 agosto): Il commento di Mark Dowding, CIO di BlueBay

La sensazione che l’annuncio del taper da parte della Fed verrà rinviato a novembre, data l’incertezza riguardante la diffusione della variante Delta, ha supportato il sentiment per gli asset rischiosi e ha visto la curva dei rendimenti alzarsi in modo vertiginoso negli ultimi giorni. La decisione della Federal Reserve di tenere i meeting annuali di Jackson Hole in formato virtuale ha aiutato a supportare questa narrativa, sulla base dell’assunzione che il discorso di Powell avrebbe contenuto poche novità.

I dati recenti hanno mostrato una certa debolezza, sebbene in parte ciò possa essere ricondotto ai timori e alle incertezze sull’evoluzione futura del Covid-19. Per il resto, il calo dei dati può essere spiegato dai colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento, che hanno impattato sulla produzione.

La tendenza di fondo nei dati rimane ferma e c’è la sensazione che, in molte aree, ci sia un eccesso di domanda rispetto alla capacità di offerta, il che potrebbe manifestarsi in un’ulteriore pressione al rialzo dei prezzi a breve termine.

Europa

I commenti di Lane della BCE sembrano suggerire che gli acquisti all’interno del PEPP potrebbero rallentare dopo il monetary policy meeting di settembre. Sebbene possa essere discutibile, siamo certi che i falchi del Consiglio Direttivo difficilmente vorranno estendere il PEPP e saranno altrettanto riluttanti ad annunciare ulteriori programmi di acquisto di asset in questo momento.

I dati sull’attività nell’Eurozona restano relativamente positivi e c’è ottimismo per le prospettive fino alla fine dell’anno, con la politica fiscale che beneficerà anche delle prospettive di crescita nei prossimi trimestri, man mano che i fondi del Next Generation EU verranno distribuiti in tutto il continente.

Il momentum continua ad essere a favore di Scholz e dell’SPD, a poco meno di un mese dalle elezioni tedesche. In generale, è improbabile che questo voto abbia molto significato per i mercati finanziari, anche se un’eventuale coalizione tra l’SPD, i Verdi e Die Linke (il cosiddetto “Rosso, Rosso, Verde”) potrebbe cambiare il panorama.

Questo significherebbe una svolta più decisa a sinistra e un’agenda che potrebbe essere più accomodante dal punto di vista fiscale. Ciò potrebbe contribuire a facilitare un cambiamento maggiore alle regole del patto fiscale dell’UE e potrebbe essere vantaggioso per gli spread europei, mentre sarebbe dannoso per i Bund a livello di valore relativo.

Tuttavia, questo risultato rimane abbastanza improbabile al momento. Nel frattempo, altri risultati suggerirebbero più continuità del quadro politico seguito da Angela Merkel e un’estensione dello status quo.

Credito

I mercati del credito sono rimasti relativamente attivi ad agosto, in riferimento alle nuove emissioni, con gli emittenti che hanno tratto vantaggio dai bassi rendimenti ottenibili finanziandosi in anticipo, prima della ripresa stagionale dell’offerta che normalmente ha luogo a settembre

Tuttavia, con una propensione al rischio che resta positiva, l’offerta a settembre potrebbe essere più contenuta del previsto. Da questo punto di vista, siamo inclini ad aumentare i posizionamenti in questa fase di debolezza, sfruttando le nuove emissioni a prezzi attraenti.

Nonostante ciò, i mercati del credito più in generale restano calmi, con la volatilità in declino. Il posizionamento degli investitori sembra essere piuttosto cauto in attesa del taper della Fed atteso per i prossimi mesi.

In ogni caso, con i rendimenti che restano bassi e la liquidità abbondante, sembrerebbe che in caso di forte debolezza sui mercati dovrebbero esserci diversi potenziali acquirenti.

Valute

Anche sul fronte del Forex il contesto è stato relativamente calmo. Il tema della reflazione non ha supportato le valute emergenti tanto quanto in passato, anche se le commodity hanno visto un rimbalzo. Altrove, il dollaro australiano e quello neozelandese continuano a subire le conseguenze della crescente presa di consapevolezza che le politiche che mirano a zero casi di Covid sembrino destinate a fallire, il che implica che i lockdown potrebbero essere estesi fino a fine anno, dato che i tassi di vaccinazione hanno bisogno di tempo per raggiungere i livelli di Europa e Stati Uniti.

Intanto la Cina sembra aver avuto maggiore successo nella limitazione dei casi domestici, grazie all’imposizione di lockdown più rigidi laddove si viene a creare un cluster. Considerando l’alta trasmissibilità della variante Delta, ci si chiede quanto a lungo Pechino sarà in grado di mantenere questa linea. Mentre le autorità restano impegnate su questo fronte, riteniamo che ci sia la possibilità di un easing della politica monetaria da parte della People’s Bank of China, che sarebbe di beneficio per i tassi cinesi ma non per il renminbi.

Guardando avanti

Il nostro outlook economico resta invariato. Tuttavia, abbiamo analizzato ulteriormente i dati a livello di singoli Paesi per cercare di comprendere i rischi che potrebbero minare la nostra view, potenzialmente legati alla diffusione della variante Delta. Nel breve periodo sembra che il numero di casi potrebbe raggiungere il picco in Florida, uno degli Stati con il maggior aumento di casi negli USA.

Anche in Europa il numero di infezioni e ospedalizzazioni sembra aver raggiunto il plateau. Tuttavia, sembra che resti spazio per un’ulteriore accelerazione negli Stati e nei Paesi che hanno un tasso di vaccinazione inferiore. Ci colpisce il fatto che, con un indice di trasmissibilità attorno all’8, sembrerebbe che, per raggiungere un punto di equilibrio stabile, il 90% della popolazione dovrebbe sviluppare gli anticorpi contro il Covid.

Questa view sembra supportata dall’analisi sui dati relativi agli anticorpi nel Regno Unito. Spostandoci altrove, la recente accelerazione dei casi e delle ospedalizzazioni tra la popolazione vaccinata in Israele è stata fonte di preoccupazione. Tuttavia, sembra che per gestire la situazione si stia ricorrendo alla terza dose, con le somministrazioni che sono già iniziate.

Di conseguenza, ci sembra appropriato mantenere un cauto ottimismo rispetto alla capacità delle società di gestire il virus nei prossimi mesi. Tuttavia, l’incertezza sulle condizioni durante l’inverno, con il raffreddamento delle temperature nell’emisfero settentrionale e il ritorno a spazi chiusi, continua ad essere fonte di preoccupazione.

In modo simile, c’è il rischio che emergano nuove varianti, anche se alcuni studi sembrano supportare l’idea che il Covid si sia già evoluto tanto da raggiungere la sua ‘forma ottimale’ nella variante Delta, il che implica che questi timori potrebbero iniziare a svanire.

Restiamo ottimisti e fiduciosi riguardo al fatto che il tema della reflazione avrà ancora spazio, nel contesto del ‘ritorno a scuola’.

Nel frattempo, quella passata è stata una settimana in cui lasciarsi ispirare dalle imprese degli incredibili atleti che competono alle Paralimpiadi di Tokyo. Possiamo solo essere stupiti dal talento e dalla storia di perseveranza e trionfo sulle avversità dimostrata da questi atleti.