Asset allocation: ecco perché continuare a prediligere i titoli value

Da novembre 2020 a inizio maggio 2021 i titoli value statunitensi hanno generato solide performance, sia assolute che relative, rispetto ai titoli growth, una tendenza osservata anche sui mercati azionari globali. Tuttavia, recentemente il rally dei titoli value si è indebolito e i titoli growth hanno riguadagnato terreno, riducendo notevolmente il divario di performance. Ecco di seguito l’analisi di Tim Murray, Capital Markets Strategist Multi-asset division di T.Rowe Price.

Anche se questo sviluppo era in un certo senso inaspettato, il ritorno in auge dei titoli growth è sostenuto dai fondamentali interessanti di questo universo rispetto a quello value, con una crescita dei ricavi molto forte e margini in aumento negli ultimi 10 anni. In futuro, gli investitori dovrebbero valutare se i trend che hanno favorito i titoli growth nell’ultimo decennio continueranno a prevalere.

In particolare, la pandemia ha rafforzato alcuni trend tecnologici, tra cui il commercio retail online, i social media, lo streaming video e il cloud computing, e le ultime tendenze, come la spinta verso le energie rinnovabili, potrebbero fornire ulteriori venti in coda. Tuttavia, con queste importanti aspettative, le valutazioni dei titoli growth sono state spinte a livelli estremi rispetto ai titoli value, lasciando poco margine di errore in caso di risultati deludenti.

A nostro avviso, la significativa differenza nelle valutazioni tra i titoli growth e quelli value potrebbe non essere sostenibile, e i possibili catalizzatori, tra cui l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, potrebbero ridurre il divario nel medio termine. Negli Stati Uniti l’aumento della spesa pubblica, l’aumento delle tasse sugli utili generati all’estero e una regolamentazione più severa nei confronti delle aziende tech potrebbero essere un altro fattore di supporto.

Riteniamo che se queste condizioni dovessero effettivamente concretizzarsi, favorirebbero probabilmente i titoli value, finendo per costituire un vento contrario per quelli growth. Pertanto, al momento continuiamo a favorire i titoli value.