Ecco un indovinello: cosa cresce più velocemente nella mezza età che in gioventù? “Crediamo che la risposta siano le azioni a media capitalizzazione. Storicamente, le società mid-cap hanno prodotto risultati invidiabili rispetto alle società più giovani small-cap (così come le società a larga capitalizzazione più mature)”. A farlo notare sono gli esperti di Alger, società partner di La Française, che seguito dettagliano la loro visione.
Le azioni statunitensi a media capitalizzazione hanno notevolmente sovraperformato sia quelle large che small-cap nel corso degli ultimi decenni. Crediamo che questo possa essere dovuto al fatto che le azioni mid-cap si trovano in un momento “favorevole”. Sono al di là dei pericoli connessi agli inizi, perché possono avere team di gestione più esperti e modelli di business collaudati, ma sono ancora abbastanza piccole da avere una crescita dei ricavi più robusta rispetto alle large cap.
Dal nostro punto di vista, la parte centrale dello spettro di capitalizzazione azionaria è un luogo fertile per i gestori attivi rispetto alla parte più alta, se si considera la quota attiva più elevata (87% contro 73%)1 e la copertura degli analisti più scarsa (11 per azione contro 21) 2. Ciò si è storicamente tradotto in un alfa più elevato.
Considerando che le azioni mid cap rappresentano meno di un ottavo dell’esposizione azionaria dei fondi comuni e degli ETF statunitensi, secondo i dati Morningstar, gli investitori potrebbero voler considerare di aumentare l’esposizione verso questa classe, che può rappresentare un’interessante area di investimento.