
La SEC ha paragonato la causa con Ripple a quella con tale John M. Fife, inviando al tribunale di New York una memoria in cui accosta le vicende giudiziarie. In quel caso le tesi difensive di Fife furono respinte.
Causa SEC vs Ripple: le analogie con Fife
Secondo quello che scrive la SEC, il caso di John M. Fife riguarda cinque società da lui controllate il cui business era incentrato sull’acquisto di banconote convertibili in “penny stock”, a loro volta poi convertite in azioni vendute ad un prezzo scontato rispetto al valore di mercato. In questo modo avrebbero ottenuto profitti per 61 milioni di dollari.
Anche questa attività è finita nel mirino della SEC per vendita non autorizzata di securities, la stessa accusa mossa a Ripple. La causa è iniziata a settembre 2020, prima di quella di XRP che invece è datata dicembre 2020.
La difesa di Fife è stata analoga: dalla SEC non hanno mai avuto alcun avviso (fair notice) che la loro condotta era sbagliata e violava la legge. Il giudice però ha respinto questa tesi.
Lo stesso potrebbe accadere con Ripple?
L’opinione dell’avvocato
Secondo Jeremy Hogan, avvocato esperto in materia che sta seguendo il caso di Ripple, le due vicende sono diverse perché la difesa di Fife puntava tutto sulla questione del fair notice, cioè sulla mancata notifica del comportamento illegale.
Nel caso di Ripple, è la SEC che sta cercando di rivedere il concetto di fair notice. In ogni caso dovranno arrivare delle prove sui quali i giudici baseranno la loro pronuncia.Per Hogan i casi sono simili ma diversi.

Il prezzo di XRP
XRP non ha risentito particolarmente di questa notizia. Nei giorni scorsi ha accusato un calo come tutto il mercato crypto. Nell’ultima settimana il suo prezzo è oscillato da 84 centesimi a 72 centesimi di dollaro.
Nella giornata di oggi, XRP viaggia poco sopra la parità ed è quotata a 0,74 dollari.
L’opinione di Brad Garlinghouse
Nonostante la causa con la SEC, per il CEO di Ripple Brad Garlinghouse il 2021 è stato l’anno migliore per l’ecosistema di XRP:
Proud to say it was @Ripple’s strongest year ever (XRP-based On-Demand Liquidity payments account for 25% of $ volume across RippleNet, and ODL txns are up 25x from Q3 2020, and 130% QoQ). 4/10 https://t.co/2V2ORfzTqm
— Brad Garlinghouse (@bgarlinghouse) December 22, 2021
Resta il problema di dover dare delle risposte ad un settore che cresce. Ma l’incertezza regolamentativa, secondo Garlinghouse, così come l’aggressività mostrata dal presidente della SEC Gary Gensler, stanno già spingendo numerose aziende crypto fuori dagli Stati Uniti.
Il suo auspicio è che il Congresso comprenda che è necessario agire ora e dare delle risposte al settore.
Ma la nuova mossa della SEC rispetto a Ripple sembra andare in tutt’altra direzione.
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