Il rame riprende fiato. Attenzione però a non anticipare un downtrend con quotazioni ancora abbondantemente al di sopra dei 10.000 dollari per tonnellata invocare l’inizio di una fase ribassista sia ancora molto prematuro. “Soprattutto – avverte Michael Palatiello, ad e strategist di Wings Partners Sim – considerando il fatto che zinco e stagno hanno toccato rispettivamente i massimi dal 15 giugno 2018 (3.108,5 dollari per tonnellata) e 5 maggio 2011 (30.650 dollari) trainati al rialzo dalla potenziale svolta socialista in Perù, Paese che oltre a essere il secondo produttore di rame al mondo dopo il Cile è anche annoverato tra i top produttori di zinco con 1, 33 milioni di tonnellate prodotte nel 2020 e forte della presenza di Minsur, che lo scorso anno si è posizionata quarta come volumi di raffinazione di stagno su base globale”.
“L’idea di massima del Presidente in corsa per le elezioni in Perù – spiega Palatiello – ricalca molto da vicino quanto si vorebbe fare in Cile: una tassazione del 75% sulle vendite di rame al superamento di una quotazione di 4 dollari libbra (il recente picco del metallo rosso è stato a 4,762 dollari per libbraquando all’LME abbiamo visto i 10.747 dollari) che pregiudicherebbe pesantemente la profittabilità dei progetti di estrazione nel Paese (portando quindi a sottoinvestimenti strutturali, se non disinvestimenti)”.
Il trend del rame
Gli Etc sul rame, sullo zinco e sullo stagno a Piazza Affari
Per sfruttare possibili rialzi del rame a Piazza Affari sono disponibili i seguenti Etc: Wisdomtree Copper, Wisdomtree Copper 2x Daily Leveraged e Wisdomtree Copper 3x Daily Leveraged.
Sullo zinco c’è il Wisdomtree Zinc e sullo stagno il Wisdomtree Tin.