Come descritto nell’articolo del 17 ottobre, dove avevo previsto un falso segnale rialzista sul Bitcoin in zona 108.000-110.000 dollari impostando un’operazione ribassista alla rottura della zona di supporto a quota 109.000.
E la violazione di questo livello, come previsto, ha generato un aumento di volumi e di volatilità che ha presto spinto il prezzo della criptovaluta sotto la soglia dei 100.000 dollari portando i corsi a perdere quasi il 25% dai massimi storici.
Il take profit impostato il 17 ottobre a quota 92.500 rappresenta ora una possibilità per cercare riposizionamenti futuri in ottica di investimento, sicuramente però un’operazione ribassista di questa portata non si vedeva da svariati mesi.
Se il Bitcoin dovesse raggiungere questo livello, la mia operazione genererebbe un rischio/rendimento di 1:2.59.
A oggi i principali oscillatori e indicatori tecnici di velocità e tendenza si trovano rivolti verso il basso, confermando la mia tesi grafica e facendomi pensare che la discesa della cripto voluta potrà seguire i canoni descritti precedentemente.

Supporti e resistenze
Supporti: 96.000-84.000-73.000
Resistenze: 100.000-103.000-108.000
A cura di Christian Poggesi, analista e strategist di B.T.F. Company
