Il governo di Cuba ha annunciato che riconoscerà le criptovalute e regolerà il loro utilizzo per i pagamenti nell’isola caraibica.
Cuba riconosce le criptovalute
Una risoluzione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale afferma che il Banco Central de Cuba (BCC), la banca centrale del Paese, svilupperà una serie di regole per le criptovalute e definirà come concedere in licenza i fornitori di servizi correlati nel mercato cubano.
D’altra parte le criptovalute sono state un mezzo di pagamento già adottato a Cuba sia per aggirare l’embargo statunitense e sia per aiutare i compatrioti da parte degli esuli cubani in Usa.
La Banca centrale di Cuba “per motivi di interesse socio-economico”, può autorizzare l’uso di determinati beni virtuali nelle transazioni commerciali e concedere una licenza ai fornitori di servizi di beni virtuali per operazioni relative ad attività finanziarie, di scambio e di raccolta o pagamenti”, secondo quello che si può evincere dalla delibera comparsa in Gazzetta.
Detto questo, tali operazioni devono essere controllate dalle autorità statali e non possono coinvolgere attività ritenute illegali a Cuba, aggiunge il documento. Le criptovalute, infatti, anche a Cuba sono state oggetto di alcune inchieste in passato a causa del loro utilizzo per attività criminose.
Questo importante fatto è la conseguenza naturale delle proposte relative alle criptovalute, presentate dal Congresso del Partito Comunista di Cuba (PCC), il fulcro centrale del processo politico del paese, lo scorso maggio.
L’impatto delle criptovalute
Nelle sue proposte, l’ente ha suggerito di studiare come le criptovalute potrebbero aiutare a liberare il paese dai suoi problemi finanziari.
In precedenza, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha discusso di possibili piani di adozione di criptovalute in un “incontro virtuale” con i governatori regionali e politici di alto livello.
Con la situazione economica del paese in rapida discesa, le criptovalute sono diventate rapidamente popolari tra un segmento in aumento della popolazione cubana, secondo quanto riportato dall’Associated Press.
La tendenza è stata amplificata dalla riduzione dell’accesso ai dollari da parte dei cubani, in parte a causa delle regole di embargo più severe introdotte sotto l’amministrazione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed in parte per le limitazioni agli spostamenti e ai viaggi imposte dalle autorità sanitarie per contenere la diffusione della pandemia di Covid.
L’esperto di criptovalute locale Erich García ha affermato che alcuni cubani stanno già utilizzando le criptovalute per gli acquisti online.
Allo stesso tempo, come si sa, il partito comunista cubano continua a mantenere uno stretto controllo sulle attività online da parte dei cittadini del paese e le norme sulle telecomunicazioni recentemente introdotte sono stati criticate da organizzazioni non governative come il Committee to Protect Journalists (CPJ) in quanto violano la libertà di parola e rafforzano il controllo statale su Internet e sulla privacy dei cittadini.
Cuba come El Salvador
Su questo punto Cuba sembra voler seguire l’esempio di El Salvador che è stata la prima nazione, lo scorso giugno, ad accettare BTC come moneta a corso legale. La legge a Cuba in materia di criptovalute dovrebbe entrare in vigore in meno di due settimane.
The post Cuba legalizza le criptovalute come sistema di pagamento appeared first on The Cryptonomist.