L’Euro Index ha confermato le precedenti perplessità, e la precedente analisi intitolata “La corsa dell’euro potrebbe aver bisogno di una breve pausa” si è rivelata opportuna.
In effetti, il benchmark (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) ha assecondato l’ipotesi di una “probabile una correzione tecnica”, mentre non è riuscito a concludere la settimana in rialzo.
Tutto bene secondo i piani, ma l’indice indietreggia parzialmente e viene individuato tra due Fibonacci fan, mentre cerca di contenere la debolezza. La situazione tecnica potrebbe quindi peggiorare in caso di completamento del doppio massimo discendente, potenzialmente, in via di formazione.
Lo scenario non è ancora compromesso, ma a rischio di peggioramento. Solo l’immediata ripresa degli sforzi rialzisti potrebbe evitare l’inizio di una fase ribassista di breve periodo. Un breve consolidamento, solitamente opportuno, potrebbe invece aumentare l’incertezza del momento.
Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.
A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 64% dei casi (invariato rispetto a otto giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano un rialzo dell’euro nei confronti del Colombian Peso.
Lo scenario puramente tecnico è a rischio, ma non ancora compromesso. La divisa europea si trova potenzialmente in un bivio, mentre il pericolo di una correzione aumenta con il passar del tempo. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.
I movers e spunti sull’euro
L’Eur/Gbp indietreggia a seguito del multiplo testo della resistenza di 0.872, attenzione alla tenuta di 0.864/3. L’Eur/Jpy non conferma il massimo di 132.37, mentre si dirige verso i supporti di 130.7 e 130.1/0. L’Eur/Chf deve fare i conti con un triplo massimo discendente ed è in una situazione di equilibrio precario sopra 1.095. L’Eur/Sek è in trappola tra 10.25 e 10.10/07 dove potrebbe realizzare rispettivamente un pullback down e un testa e spalle ribassista. L’Eur/Nok è sempre in prossimità dei minimi, ma potrebbe essere interessante sopra 10.07/10. L’Eur/Aud si mantiene al di sopra del supporto dinamico di 1.55. L’Eur/Cad testa il minimo relativo di fine marzo a 1.4726 che potrebbe infrangere al ribasso. L’Eur/Try consolida dopo il recente massimo a 10.27. L’Eur/Rub tende a cedere ulteriormente verso 88. L’Eur/Usd è analizzato poco sotto. La divisa europea offre quindi molte situazioni interessanti.
Alcune idee sul dollaro Usa
L’Usd/Chf ha realizzato un minimo relativo a 0.9080 dal quale tenta di rimbalzare, ma attenzione alla resistenza di 0.918. L’Usd/Sek rimbalza dal supporto di 8.3175, mentre interessa in questo momento una resistenza statica. L’Usd/Rub appare incerto in corrispondenza del supporto di 74.5 circa. L’Usd/Nok rimbalza parzialmente da 8.147, ma attenzione all’ostacolo di 8.40. L’Usd/Pln rimbalza dalla fascia di supporto di 3.77/6, ma non sembra molto convinto. L’Usd/Huf rimbalza dall’ottima area di supporto di 298.2/297.0, ma appare tuttora molto debole. L’Usd/Cad consolida sui minimi. L’Usd/Gbp tornerà negativo sotto 0.713. L’Usd/Jpy rimbalza, ma deve mantenersi al di sopra della Gann line 2/1 a 108.8 circa. Il dollaro rimbalza a seguito della tenuta di qualche supporto statico.
Trade opportunity
Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 14 aprile relativa all’Eur/Usd. Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:
“In primis, dopo il raggiungimento del primo obiettivo di 1.195, manterremo gli eventuali long in essere da 1.181 con stop cautelativo a 1.185. Nuovi long su tenuta di 1.190/88 e sopra 1.198 con obiettivi rispettivi 1.198 e 1.212, poi 1.225/7 e 1.239/48. Short pertanto sotto 1.188 con obiettivi 1.178 e 1.167, poi 1.152 e 1.132/20”.
Nel nostro caso, il superamento di 1.198 ha favorito qualche long e il superamento del primo obiettivo posto a 1.212 (realizzato 1.2150). Successivamente, l’euro si è parzialmente indebolito per poi interessare, in diverse occasioni, l’importante livello psicologico di 1.2000. Inoltre, i precedenti long effettuati a 1.181 non sono stati stoppati e abbiamo, pertanto, una size relativamente importante.
La divisa europea è in relativa difficoltà dal penultimo giorno di aprile e testa l’importante livello psicologico di 1.20. Lo scenario puramente tecnico inizia a preoccupare, ma non è ancora ribassista, anche se manca relativamente poco.
Ho riportato sul grafico candlesticks alcune Gann line che reputo importanti e una transita, guardate un po’, proprio a 1.2000. Tale retta è interessata già da qualche giorno.
Un’altra cosa potenzialmente negativa è la realizzazione di un triplo massimo discendente, realizzato dall’inizio dell’anno, che potrebbe precedere l’inizio di una fase ribassista di breve periodo. La tenuta di 1.20 potrebbe quindi essere “vitale” per la divisa europea.
Direi di proseguire in questo modo. Ricordo che abbiamo dei long accesi a 1.181 e a 1.198. Mantenere le eventuali residue posizioni in essere con stop cautelativo proprio a 1.198. Short in caso di mancato superamento di 1.213/5 e sotto 1.198 con obiettivi rispettivi 1.200/198 e 1.188, poi 1.178 e 1.167/52. Nuovi long, pertanto, solo sopra 1.215 con obiettivi 1.225/7 e 1.239, poi 1.248 e 1.260.
A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat