L’Euro Index ha confermato la precedente ipotesi di un ulteriore rafforzamento. Confermata anche l’ipotesi di “una terza piccola candela bianca consecutiva”.
Tuttavia il benchmark (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) è ancora alle prese con una Fibonacci fan che lo sta rallentando. Gli sforzi rialzisti delle ultime tre settimane non sembrano ancora messi in discussione, anche se a peggiorare la situazione ci pensano i massimi relativi di agosto/settembre che hanno già dimostrato di essere un ostacolo da prendere seriamente.
Anche se le cose sono andate relativamente bene durante le ultime settimane, l’euro index si trova ancora un contesto ricco d’incertezze. Il grafico Kagi (reversal 3%) lo dimostra ampiamente. Inoltre, ho evidenziato anche un’area di supporto discretamente importante. Il grafico di lunghissimo periodo vuole essere provocatore.
Più da vicino, l’indice potrebbe necessitare di una breve correzione fisiologica prima di essere in grado di proseguire la tendenza in essere. Francamente, nel caso, potremo fare veramente poco al riguardo, ma questa volta la quarta candela bianca consecutiva è a rischio. In fondo, non si usa dire: mai tre senza quattro. Stiamo a vedere.
Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.
A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 64% dei casi (invariato rispetto a otto giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano soltanto un rialzo dell’euro nei confronti della lira turca.
Lo scenario puramente tecnico è ancora rialzista, ma è probabile una correzione tecnica. Fondamentale la tenuta dell’area situata attorno alla seconda candelina bianca. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.
I movers e spunti sull’euro
L’Eur/Brl testa da giovedì il supporto dinamico di 6.60 circa. L’Eur/Cad testa la sottile fascia di supporto di 1.500/495. L’Eur/Chf cerca di sfruttare qualche minimo ascendente per superare il supporto di 1.105/7. L’Eur/Cny potrebbe generare un segnale d’inversione rialzista con il superamento confermato settimanalmente di 7.86/8 circa. L’Eur/Czk cerca di rimbalzare dal doppio minimi di 25.8 circa. L’Eur/Gbp testa da qualche giorno l’ostacolo di 0.873; mentre un eventuale rimbalzo potrebbe essere interessante. L’Eur/Usd deve mantenersi al di sopra dell’importante 1.200. L’Eur/Try appare incerta dopo il nuovo massimo storico oltre 10.27. L’Eur/Rub fa fatica nel mantenersi al di sopra di 90. L’Eur/Pln consolida da qualche giorno. L’Eur/Nzd è in equilibrio precario sopra 1.665. L’Eur/Jpy cerca di innalzare gli attuali massimi relativi.
Alcune idee sul dollaro Usa
L’Usd/Brl deve fare i conti con un triplo massimo discendente e il test del supporto di 5.45/2. L’Usd/Cad è tuttora sui minimi. L’Usd/Dkk testa l’interessante supporto di 6.13. L’Usd/Gbp intrappolato tra 0.715 e 0.732 circa. L’Usd/Jpy mette a segno un rimbalzo dall’importantissimo 107.50. L’Usd/Rub accusa i massimi discendenti come l’Eur/Rub. L’Usd/Nzd deve mantenersi sopra 1.375 circa. L’Usd/Nok sempre debole per il momento. Il trade maggiormente interessante è sicuramente l’Usd/Jpy.
Trade opportunity
Dopo i primi 33° articoli della serie sull’euro, mi voglio sbizzarrire e abbandonare momentaneamente la divisa europea. Oggi vi propongo un trade sul Gbp/Jpy.
La sterlina si è avvicinata al massimo relativo di aprile 2018 prima di ripiegare parzialmente e realizzare, venerdì scorso, un minimo relativo a 149.06. Abbiamo quindi assistito a tre rialzi daily, mentre osserviamo ora il test della resistenza di brevissimo periodo, situata a 151.50 circa. Lo scenario puramente tecnico appare interessante.
In effetti, la sterlina stava per realizzare un testa e spalle ribassista che, considerando il trend ascendente in essere da 13 mesi, avrebbe potuto dare il via a una fase discendente potenzialmente ampia. Invece, rimbalza da un supporto, rigorosamente a 45°, e ben visibile sul grafico point and figure.
Probabile pertanto un ulteriore rafforzamento in un’ottica di breve periodo. Attenzione tuttavia in quanto un’eventuale flessione potrebbe quindi essere importante. Teniamo i livelli dello short vicini. Direi di proseguire nel seguente modo:
- Long sopra 151.50 con obiettivi 153.50 e 158, e l’importante 160, quindi 164/70.
- Short in caso di mancato superamento di 151.0/5 e sotto 149 con obiettivi rispettivi 149.3/0 e 147.5/0, poi 144.5 e 142/38.
A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat
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