Gli hedge fund sembrano intenzionati a detenere il 7% dei propri asset in criptovalute entro cinque anni.
È quanto rivela un recente sondaggio pubblicato dal Financial Times, secondo cui questa previsione potrebbe equivalere ad un patrimonio complessivo investito di circa 312 miliardi di dollari.
Il sondaggio è stato condotto su 100 direttori finanziari di hedge fund a livello globale, ed è stato effettuato dall’amministratore di fondi Intertrust.
Il risultato è stato che, in media, questi dirigenti hanno dichiarato che i loro fondi prevedono di detenere il 7,2% delle loro attività in criptovalute entro il 2026. Inoltre il 17% degli intervistati dichiara di prevedere addirittura il superamento di quota 10%.
Estendendo questa percentuale a tutto il settore degli hedge fund, il patrimonio totale investito in criptovalute potrebbe essere di circa 312 miliardi di dollari, utilizzando come base dati le previsioni del gruppo per la dimensione totale del settore degli hedge fund.
Qualora questo scenario si verificasse, si tratterebbe di un significativo incremento del volume di crypto asset detenuti dagli hedge fund, sebbene 312 miliardi di dollari siano ad oggi meno della metà della capitalizzazione di mercato del solo bitcoin.
Hedge Fund e crypto asset
Al momento non si sa con precisione quanti crypto asset abbiano in portafoglio gli hedge fund, perchè solo un numero molto limitato ne ha dichiarato il possesso, ma si tratta sempre e comunque di cifre molto contenute.
Persino uno dei gestori di hedge fund più vicini al mondo crypto, ovvero Paul Tudor Jones, per ora ha investito solamente l’1% del suo patrimonio, sebbene abbia dichiarato di voler incrementare fino al 5%.
Anche Anthony Scaramucci di SkyBridge Capital ha dichiarato di essere favorevole a bitcoin, ma ad aprile ha ridotto le sue partecipazioni per il timore di un calo del prezzo, poi effettivamente verificatosi.
Il direttore esecutivo di Quilter Cheviot Investment Management, David Miller, ha dichiarato che gli hedge fund sono ben consapevoli dei rischi che corrono investendo in crypto asset, ma anche del loro potenziale a lungo termine.
C’è però anche chi, come Paul Singer di Elliott Management, ritiene che le criptovalute potrebbero diventare la più grande truffa finanziaria della storia.
Nonostante ciò il sondaggio ha rivelato che tutti i dirigenti intervistati in Nord America, Europa e Regno Unito si aspettano di avere almeno l’1% del loro portafoglio in criptovalute. Anzi, i fondi nordamericani prevedono un’esposizione media addirittura del 10,6%, mentre quelli del Regno Unito e dell’Europa solamente del 6,8%.
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