PwC, Elwood e AIMA hanno pubblicano il terzo rapporto annuale sugli hedge fund crypto.
I risultati del rapporto si basano su dati raccolti fino al primo trimestre del 2021, quindi non tengono conto delle recenti attività di mercato, ma descrivono bene ad esempio ciò che è accaduto nel 2020.
Il rapporto si intitola 3rd Annual Global Crypto Hedge Fund Report 2021, e rivela che l’anno scorso il patrimonio complessivo degli hedge fund crypto è quasi raddoppiato, giungendo a 3,8 miliardi di dollari, contro i 2 miliardi del 2019.
Inoltre se nel 2019 avevano reso in media il 30%, nel 2020 il loro rendimento è schizzato al 128%.
Il patrimonio gestito in media da ogni singolo fondo è aumentato a 42,8 milioni di dollari, con la maggior parte dei fondi che scambia BTC (92%), seguito da ETH (67%), LTC (34%), LINK (30%), DOT (28%) e AAVE (27%).
I clienti di questi fondi sono solitamente individui con un patrimonio netto elevato o family office, ed i fondi tendono ad avere sede nelle stesse giurisdizioni dei fondi hedge tradizionali, come USA (43%), Gran Bretagna (19%) e Hong Kong (11%).
Gli hedge fund scelgono le crypto
Ancora bassa invece la percentuale di hedge fund tradizionali che sta già investendo in asset digitali (21%), con una percentuale media del patrimonio totale investito in asset digitali solamente del 3%. Tuttavia ben l’86% degli hedge fund tradizionali che già investono in asset digitali intende investirci maggiori risorse, mentre il 26% degli hedge fund tradizionali che non stanno ancora investendo in asset digitali ha affermato di essere in fase avanzata di pianificazione per investire entro la fine dell’anno.
La barriera principale al loro ingresso è l’incertezza normativa (82%), seguita dai rischi importanti intrinseci in investimenti di questo tipo (50%).
Il Crypto Leader di PwC, Henri Arslanian, ha dichiarato:
“Ci aspettiamo che gli afflussi negli hedge fund crypto continuino anche nei prossimi mesi, poiché sempre più investitori istituzionali decidono di allocare capitali in questo settore in rapida crescita. Per molti investitori istituzionali, un’allocazione su un hedge fund crypto è il primo passo naturale del loro viaggio nel settore delle criptovalute in quanto consente loro di osservare e conoscere la classe di attività tramite un veicolo ed una struttura con cui hanno familiarità e si trovano a proprio agio”.
Il CEO di AIMA, Jack Inglis, ha aggiunto:
“In qualità di asset class in crescita, c’è stata una crescita significativa degli hedge fund tradizionali che investono in asset digitali, con la maggior parte di quelli che hanno già investito con l’intenzione di utilizzare più capitale. La diversificazione e l’esposizione a un nuovo ecosistema di creazione di valore sono citate come driver per investire in asset digitali. Ciò non sorprende, dato che gli hedge fund tendono ad essere early adopter, in prima linea nell’innovazione pur rimanendo impegnati a ottenere le migliori prestazioni possibili.
Un’ulteriore conoscenza e regolamentazione potrebbero portare all’accelerazione di un’ulteriore crescita e interesse da parte degli hedge fund tradizionali”.
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