Il Texas discute su una possibile riserva strategica in Bitcoin

Texas bitcoin

Negli USA si sta diffondendo sempre di più la narrativa di Bitcoin come riserva strategica: ora è il turno del Texas.

Bitcoin: La proposta di legge del Texas

Ieri il deputato del parlamentino del Texas, Giovanni Capriglione, ha presentato un disegno di legge che propone che lo Stato istituisca una sua riserva strategica in Bitcoin.

La proposta di legge HB 1598 è dedicata espressamente alla possibile creazione di “una riserva di bitcoin all’interno del tesoro dello Stato”. 

Gli USA sono una federazione di Stati, ed il Texas è uno di quelli più grandi, ricchi e popolati. 

Infatti per estensione il Texas è secondo solo all’Alaska, tra gli Stati degli USA, e per popolazione è secondo solo alla California, con i suoi 30 milioni di residenti. 

Anche per PIL è secondo solo alla California, con quasi 2.700 miliardi di dollari, una cifra superiore al PIL dell’Italia e di poco inferiore a quella della Francia. 

Se il Texas dovesse votare a favore di questa proposta la notizia potrebbe finire per avere un impatto notevole sul prezzo di Bitcoin, soprattutto sul medio/lungo termine. 

Il Texas Strategic Bitcoin Reserve Act

Capriglione ha chiamato questa sua proposta di legge “Texas Strategic Bitcoin Reserve Act”. 

Questa proposta di legge per prima cosa afferma che lo Stato del Texas dovrebbe riconoscere Bitcoin come un asset digitale di valore, “con potenziale strategico per il potenziamento della resilienza fiscale dello Stato”.

Inoltre afferma anche che Bitcoin, con la sua offerta limitata, potrebbe servire come copertura contro l’inflazione. 

A quel punto dice che una riserva strategica in Bitcoin potrebbe fornire ai texani maggiore sicurezza finanziaria. 

Dal punto di vista strettamente tecnico, il Texas Strategic Bitcoin Reserve Act di Capriglione chiede che venga permesso alla tesoreria dello Stato del Texas di possedere Bitcoin, sotto forma di un fondo (il Texas Strategic Bitcoin Reserve) del tesoro che custodisca i BTC dello Stato.

Chiede poi anche che tale riserva strategia in BTC non sia utilizzata per altri scopi che non siano quello di avere dei fondi di riserva.

Inoltre chiede che i BTC acquisiti da questo fondo vengano detenuto per almeno cinque anni prima di poter essere venduti o utilizzati. 

Non dice nulla invece nè sull’ipotetica cifra di BTC che potrebbe acquisire, nè nello specifico di come potrebbe concretamente acquisirli, se non che potrebbe accettare donazioni in BTC da parte dei texani. 

Il resto degli USA

Il Texas non è il primo Stato degli USA che sta discutendo su questa eventualità. 

Infatti sono già state presentate proposte di legge simile in Alabama e Pennsylvania, che però sono Stati più piccoli del Texas (soprattutto l’Alabama). 

Ad oggi comunque non risulta che vi sia alcuno Stato USA che abbia già una riserva strategica in Bitcoin, o che abbia deliberato di crearne una. Per ora sono ancora solamente tutte proposte. 

Forse però il governo USA potrebbe essere più avanti. 

Infatti il presidente eletto Donald Trump, che entrerà in carica il 20 gennaio 2025, ha già esplicitamente promesso che istituirà una riserva strategica governativa in BTC.

D’altronde il governo USA possiede già Bitcoin, grazie ai sequestri del Dipartimento di Giustizia, tanto da averne in cassa quasi 200.000. Quindi istituire una riserva strategica in Bitcoin per il nuovo governo Trump in teoria dovrebbe essere facilissimo, perchè basterà ordinare che quei BTC non vengano venduti all’asta, come accade solitamente, ma messi in un fondo e tenuti lì. 

Inoltre non va dimenticato che vi è sempre anche la proposta della senatrice Cynthia Lummis di aggiungere a quell’ipotetico fondo altri 200.000 BTC all’anno per tutta la durata quadriennale della nuova amministrazione Trump, così da arrivare a possederne un milione (poco meno di un ventesimo di tutti quelli esistenti al mondo). 

Le probabilità di successo

Per quanto riguarda l’iniziativa di Trump le probabilità di successo sembrano essere buone. D’altronde dal punto di vista strettamente tecnico dovrebbe essere, in teoria, una cosa semplice, anche se per nulla scontata. 

Già invece per quanto riguarda le probabilità di successo della proposta Lummis ci sono forti dubbi.

Tornando al Texas Strategic Bitcoin Reserve Act di Capriglione, va detto che si tratta di un deputato texano del Partito Repubblicano, ovvero del partito di maggioranza in Texas. 

Quindi la sua proposta HB 1598 risulta essere stata presentata al parlamentino del Texas da un esponente della maggioranza, pertanto in teoria potrebbe anche avere buone probabilità di successo. 

Lo stesso Partito Repubblicano oltretutto è proprio quello di Donald Trump, quindi sembrano in effetti buone le probabilità che la proposta di Capriglione venga approvata.

Da notare che il Texas Blockchain Council ha poi dichiarato che non verrebbero spesi fondi dei contribuenti per acquistare Bitcoin, e che il fondo strategico sarebbe alimentato solamente da donazioni o da altre fonti statali già esistenti.