Investimenti, cautela nonostante le trimestrali

L’ultima stagione degli utili ha dimostrato che l’ottimismo verso la ripresa economica è giustificato: le società stanno superando le attese a un ritmo record. Le società finanziarie hanno quasi universalmente registrato risultati superiori al consenso, grazie allo svincolo degli accantonamenti causati dalla pandemia. L’automotive sta registrando una forte domanda, anche se il rimbalzo del settore è stato ostacolato dalla carenza di semiconduttori. I big tecnologici continuano a ottenere tassi di crescita più comunemente associati alle start-up.

La reazione del mercato, tuttavia, è stata contenuta tranne che per le società che hanno registrato i guadagni più sorprendenti” fa notare Lewis Grant, senior global equities portfolio manager per la divisione internazionale di Federated Hermes, che di seguito prova a spiegarne le motivazioni e fornendo il proprio outlook.

Le aspettative sono alte, le società stanno battendo anche aspettative elevate, eppure il mercato sta rispondendo con cautela. Alle valutazioni attuali, e con la molta incertezza legata alla pandemia ancora presente, molti investitori sono più preoccupati per i lati negativi che per quelli positivi. Solo guadagni eccezionali possono spingere i prezzi delle azioni “spumeggianti” più in alto.

L’inflazione è una fonte di preoccupazione, ma il fatto che la Fed abbia liquidato la questione ha calmato i rendimenti, almeno per ora. A prescindere dal punto di vista della Fed, i prezzi delle materie prime e dell’energia sono aumentati e i margini di profitto quasi record in questa stagione degli utili potrebbero non essere sostenibili. Il potere di imporre i prezzi e l’isolamento dalle difficoltà nella catena di fornitura globale sono due elementi preferibili in questo contesto.