Italpreziosi: Ciabatti nel Cda del Responsible Jewellery Council

Italpreziosi, società tra i leader mondiale nella produzione, trading e commercio di metalli preziosi, lingotti e oro da investimento, comunica che Ivana Ciabatti, ad del gruppo, è stata nuovamente eletta nel Board of Directors del Responsible Jewellery Council (RJC), in qualità di rappresentante della categoria Precious Metals Trader, Refiners and/or Hedgers Forum.

Fondata nel 2005, RJC è l’organizzazione no-profit che promuove pratiche responsabili da un punto di vista etico, sociale ed ambientale, rispettando i diritti umani, dall’estrazione alla vendita, tracciando tutta la filiera produttiva dei gioielli, con lo scopo di tutelare il consumatore finale, promuovendo l’applicazione di disciplinari per la certificazione della responsabilità sociale di impresa. Raggruppando oltre 1.400 membri in 71 Paesi appartenenti all’intera filiera, dall’estrazione mineraria fino al commercio al dettaglio, RJC quindi promuove il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), contenuti nell’Agenda 2030, studiando soluzioni integrate e innovative alle sfide attuali e future dell’intero settore.

Ivana Ciabatti, ad di Italpreziosi: “Essere rieletta tra i membri del Board of Director del RJC rappresenta una grande soddisfazione professionale e personale. Supporteremo gli impegni del RJC, apportando con costanza e impegno la competenza e l’esperienza necessaria al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti. Come Italpreziosi ci assicuriamo di lavorare nel pieno rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente, promuovendo pratiche eque e responsabili lungo tutta la filiera e dimostrando il nostro impegno nel viaggio verso un’industria dei metalli preziosi più sostenibile”.

Ivana Ciabatti lavorerà a stretto contatto con il Direttore Esecutivo e il Management Team per migliorare ulteriormente le politiche del RJC nell’ambito della catena di fornitura di gioielli. RJC ha sviluppato un sistema di certificazione, che tutti i membri devono rispettare, fondato principalmente sul rispetto dello standard Code of Practices (CoP), che ha l’obiettivo di promuovere prassi aziendali responsabili in tema di diritti dei lavoratori, ambiente ed etica imprenditoriale e sullo standard Chain of Custody (CdC), volto invece a garantire la tracciabilità responsabile del prodotto all’interno della filiera. Italpreziosi, già detentrice di entrambe le certificazioni, oltre ad aver scelto di approvvigionarsi esclusivamente da fornitori certificati offrendo garanzie e informazioni credibili sulla qualità dei prodotti, conferma il proprio impegno nel promuovere un modello di business etico e responsabile, contribuendo a ridefinirne i migliori standard.

Lo sviluppo della sostenibilità dell’industria dei metalli preziosi nel suo complesso è da sempre parte integrante del modello di Business di Italpreziosi. In quest’ottica il Gruppo, tra i primi al mondo ad affrontare questi temi e soprattutto a metterli in pratica con una tracciabilità totale dell’oro dall’estrazione al gioiello finito, è stato il primo con la sua partecipata, già dal 2007, a parlare di Oro Etico.