Il Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza giugno, appare sempre più appiattito e, almeno per il momento, non riesce a incrociare al rialzo la media mobile a 21 sedute passante per 24.310 che funge da resistenza di breve periodo. Oltre questo ostacolo gli obiettivi diventerebbero prima il top dello scorso 6 aprile a quota 24.695 e in seguito la soglia tecnica e psicologica dei 25.000 punti.
Attenzione poi all’eventuale incrocio al ribasso dei corsi con la media mobile a 50 giorni, ora a 23.790 punti, che innescherebbe una nuova discesa del derivato verso la soglia dei 23.500 punti in prima battuta e in seguito verso l’area compresa tra 23.200 e 22.950.
Resta sostanzialmente appiattito anche il Dax future (anch’esso con scadenza giugno), nel caso specifico intorno ai 15.340 punti. Operativamente quindi, solo l’eventuale conferma del superamento della resistenza di breve periodo a quota 15.370 favorirebbe prima un attacco al massimo storico del 16 aprile a quota 15.530. Oltre poi i target diventerebbero 15.750/800 punti. Essenziale però la tenuta dell’attuale livello di supporto dinamico e della coincidente media mobile a 21 sedute a quota 15.245, al di sotto del quale potremmo assistere a una correzione con target a 15.090 prima e 14.900 in seguito.
Molto lentamente invece ma il future sull’EuroStoxx 50 si avvicina progressivamente al massimo storico segnato di recente a 4.000 punti. Successivi target indidividuabili poi in area 4.200/250. Attenzione però: l’eventuale cedimento del sostegno a 3.935 punti, dove ora transita la media mobile a 21 sedute, innescherebbe una correzione con target a 3.820 prima e 3.760 poi.