
In un report da poco pubblicato, la banca d’affari Morgan Stanley ha realizzato un’analisi sulle due principali criptovalute, arrivando alla conclusione che è più conveniente investire su Bitcoin rispetto ad Ethereum.
Morgan Stanley preferisce Bitcoin
La banca che dopo avere a lungo criticato Bitcoin e le criptovalute da due anni sembra aver radicalmente cambiato idea, come un asset ormai consolidato e destinato a durare, ha criticato ethereum considerandola meno decentralizzata di Bitcoin e in crescente difficoltà di fronte all’avanzare di pericolosi concorrenti, come Avalanche, Cardano e Solana.
“Le commissioni di transazione elevate creano problemi di scalabilità e minacciano la domanda degli utenti”
Si legge nel report, dove gli analisti aggiungono che i costi elevati rendono la piattaforma Ethereum ancora troppo costosa per le transazioni di piccolo valore.

Bitcoin meno volatile e più decentralizzato
Secondo gli analisti di Morgan Stanley, malgrado i maggiori rialzi realizzati da Ethereum nel 2021, rispetto a Bitcoin, quest’ultima è sicuramente da preferire perché meno volatile rispetto alla prima. Da quello che si evince dal report dal 2018 BTC sarebbe stato del 30% meno volatile rispetto ad Ethereum.
Nella rete di Bitcoin servono meno transazioni rispetto ad Ethereum e questo la rende più scalabile ed economica, rispetto alla rivale e soprattutto la sua dominance non è ancora in pericolo al contrario di quella di Ethereum, che già nel 2021 è calata rispetto a nuovi pericolose blockchain concorrenti più scalabili ed economiche.
Inoltre bitcoin si fa preferire da Morgan Stanley per la sua maggiore decentralizzazione rispetto ad Ethereum, considerando che i primi 100 indirizzi ETH detengono il 39% della valuta, contro il 14% dei primi 100 indirizzi Btc.
Dominance ETH in calo
Mentre la dominance del mercato degli NFT e della Defi è ancora saldamente nelle mani della blockchain di ethereum, che detiene ancora il 60% circa del mercato, il trend parla di una discesa della stessa a favore di altre blockchain più convenienti, come Solana, Cardano ed Avalanche.
Secondo gli analisti della banca d’affari questa tendenza continuerà e si consoliderà nel 2022, mettendo il primato di ETH verso sviluppatori e Dapp, a forte rischio. Inoltre il report di Morgan Stanley fa notare come le nuove normative che probabilmente entreranno in vigore per gli operatori dei mercati della Defi e NFT, potrebbero portare ad una riduzione della domanda di transazioni sulla rete.
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