Ripple: in arrivo un marketplace per gli NFT?

Ripple NFT

Durante il primo episodio del 2021 di Ripple Drop è stato ipotizzato il lancio di una galleria d’arte NFT su RippleNet. 

Durante questo Ripple Drop sono state esplorate le potenzialità di RippleNet, in particolare riguardo la possibilità di trasformare le aziende, ed il modo in cui RippleX sta contribuendo alla comunità XRPL.  

Asheesh Birla ha parlato della crescita globale di RippleNet nell’ultimo anno, dicendo che nel 2020 sono state registrate oltre tre milioni di transazioni, con il sud-est asiatico in testa. 

Secondo Birla gran parte di questa crescita è dovuta all’accelerazione della trasformazione digitale causata dalla pandemia, visto che nell’ultimo anno il servizio On-Demand Liquidity (ODL) di RippleNet “ha aiutato molti clienti a superare la crisi di liquidità del COVID”. Inoltre ritiene che RippleNet offra ai CFO la possibilità di trasferire denaro istantaneamente in tutto il mondo proprio tramite ODL.

Ma le cose più interessanti probabilmente le ha dette il direttore generale di RippleX, Monica Long. 

Secondo Long l’obiettivo per il 2021 è quello di contribuire alla costruzione di nuovi strumenti per casi d’uso reali di XRPL, e di supportare gli sviluppatori con nuovi programmi. 

La galleria degli NFT su Ripple

In particolare ha parlato di una serie di nuovi progetti basati su XRPL, come un wallet non custodian, un toolkit XRP e per l’appunto una galleria d’arte NFT. 

Ha detto: 

“Gli NFT sono ovviamente un grosso affare nel settore delle criptovalute e penso che ci siano molte opportunità per gli sviluppatori di affondare i denti nei casi d’uso NFT su XRPL”. 

Si tratterebbe di fatto di una novità per RippleNet, visto che ad oggi le blockchain più utilizzate nel mondo degli NFT sono altre. 

Va tuttavia sottolineato come ormai blockchain alternative, in primis Ethereum, abbiano già conquistato un’elevata market share in questo settore, tanto da rendere molto difficile in realtà l’ingresso di nuovi strumenti basati su tecnologie ancora tutte da inventare. 

In teoria ovviamente è possibile che venga sviluppato un marketplace per NFT basato su Ripple, ma è da vedere quanti utenti potrebbe realisticamente attrarre, in particolare a causa dell’enorme concorrenza di piattaforme già ampiamente affermate in questo campo. 

In seguito il General Counsel di Ripple, Stuart Alderoty, ha parlato della regolamentazione crypto negli Stati Uniti, dicendosi preoccupato che questa possa allontanare gli innovatori verso altri paesi che hanno già stabilito un chiaro quadro normativo per le criptovalute. 

Ripple da qualche mese è in causa con la SEC, quindi i rapporti tra la società ed il regolatore statunitense non sono affatto buoni. Ad oggi a dire il vero gli USA sembrano ancora in grado di attrarre innovatori crypto sul loro territorio, soprattutto grazie a ciò che stanno cercando di fare a Miami ed a New York

Tuttavia è corretto affermare che a livello normativo esistono paesi che hanno già lavorato di più degli USA riguardo le criptovalute, in primis la Svizzera, e che in questo momento possono risultare più attraenti.

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