È ufficiale: l’autore del libro “Bitcoin Standard”, Saifedean Ammous, è diventato il consulente economico del National Bitcoin Office (ONBTC) di El Salvador, il primo Paese in cui BTC è stato riconosciuto come valuta a corso legale.
Di seguito tutti i dettagli.
Chi è il nuovo consulente del National Bitcoin Office di El Salvador?
Come anticipato sopra, Saifedean Ammous, l’autore del libro “The Bitcoin Standard“, un libro conosciuto e apprezzato all’interno del comparto crypto, è diventato il nuovo consulente economico del National Bitcoin Office di El Salvador.
La notizia è arrivata nella giornata di ieri con un tweet dell’ONBTC in cui si legge:
“Quando l’autore del Bitcoin Standard ha incontrato il leader del Bitcoin Country, dovevano accadere grandi cose. Siamo entusiasti di annunciare Saifedean Ammous che si unisce a noi come Consulente Economico dell’Ufficio Nazionale Bitcoin di El Salvador. Benvenuto nella squadra vincente, dottor Ammous!”
Stacy Herbert, direttore dell’ONBTC, ha poi dichiarato a Decrypt che Saifedean lavorerà come consulente remoto, nello specifico:
“aggiungendo un’altra voce e opinione ai consigli che il presidente riceve mentre Bitcoin Country continua a crescere rapidamente nei prossimi mesi e anni.”
L’economista austriaco ha condiviso la propria opinione sulla strategia Bitcoin adottata dal Paese in un’intervista al quotidiano locale ‘Diario El Salvador’, esponendo anche le sue proposte e obiettivi in merito alla questione.
Nello specifico, Ammous ha detto al giornale locale quanto segue:
“Sono fiducioso sulla possibilità che El Salvador sarà libero dai debiti in cinque o dieci anni. Il Paese ha un grande potenziale per essere un centro di innovazione.”
Inoltre, ha sottolineato che alcune delle iniziative presentate dal Presidente di El Salvador, Nayib Bukele, come l’adozione di una tassa zero per le aziende tecnologiche, hanno reso il paese estremamente attraente, a differenza di altre nazioni che stanno adottando politiche contrarie.
Sebbene non abbia specificamente menzionato queste nazioni, potrebbe riferirsi ai recenti dibattiti sulla tassazione delle criptovalute negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Portogallo e in Italia.
Ad ogni modo, sappiamo che il National Bitcoin Office ha confermato che Ammous ha accettato di svolgere il suo nuovo ruolo come consigliere del presidente senza richiedere un compenso finanziario.
Alcuni dettagli su El Salvador e Ammous
Sappiamo che Ammous si trovava in El Salvador per partecipare a CUBO+, un programma di sviluppo per chi fosse interessato ad apprendere il codice alla base di Bitcoin e Lightning Network.
Saifedean, come si può leggere nella sua intervista con Diario El Salvador, ha commentato in merito:
“È una grande iniziativa: lo sviluppo delle competenze nella programmazione di Bitcoin aiuterà i giovani a posizionarsi in futuro.”
D’altra parte, alla fine dello scorso anno, il Presidente Nayib Bukele ha collaborato con i noti sostenitori di Bitcoin, Stacy Herbert e Max Keiser, per creare il National Bitcoin Office di El Salvador.
Attraverso il decreto n.49 del paese, questo ente si occupa di tutte le questioni legate alle criptovalute.
Come sappiamo, El Salvador è stato un pioniere nella sua strategia nazionale sulla criptovaluta, rendendo il Bitcoin valuta a corso legale nel 2021 e introducendo le innovative obbligazioni Bitcoin all’inizio dello scorso anno.
Tuttavia, i rapporti sull’adozione di Bitcoin in questo piccolo paese centroamericano sono stati contrastanti.
Nonostante segnali precedenti di lenta adozione, l’aumento del turismo quest’anno sembra aver dato una spinta alla sua diffusione.
Le ultime decisioni normative degli Stati Uniti in merito alle crypto
Domenica sono stati divulgati i dettagli dell’accordo raggiunto tra il Presidente Joe Biden e il Presidente della Camera Kevin McCarthy riguardo al tetto del debito degli Stati Uniti.
L’accordo raggiunto ha effettivamente bloccato alcune imposte proposte dall’amministrazione Biden, tra cui le accise sul Digital Asset Mining Energy (DAME).
Se approvata, questa misura potrebbe imporre una tassa del 30% alle società che si occupano di mining di criptovalute.
L’amministrazione Biden ha sostenuto che questa tassa fosse necessaria per mitigare gli impatti ambientali e sociali derivanti da questo tipo di operazioni.
Tuttavia, questa proposta è stata al momento bloccata come parte dell’accordo sul tetto del debito.
Ricordiamo che l’accordo sul tetto del debito, che deve ancora superare diversi controlli e controversie al Congresso, si presenta sotto forma di un disegno di legge globale di 99 pagine.
Nello specifico, è volto a sospendere il limite del debito della nazione fino al 2025, prevenendo così un default federale e imponendo contemporaneamente restrizioni sulla spesa pubblica.
Invece, a tassa DAME proposta sarebbe applicabile a entrambi i minatori di asset digitali che operano su reti Proof-of-Work (PoW) come Bitcoin e reti Proof-of-Stake (PoS) come Ethereum, indipendentemente dalla notevole differenza nei loro livelli di consumo energetico.
Secondo il quadro fiscale proposto, i minatori di risorse digitali sarebbero stati tenuti a fornire informazioni dettagliate riguardo alla quantità di elettricità consumata e alla sua fonte, indipendentemente dal fatto che provenga da fonti rinnovabili o meno.
Inoltre, dovrebbero divulgare il valore corrispondente. Questo requisito si estenderebbe anche alla generazione di energia off-grid, incluso l’impiego di gas naturale altrimenti sprecato.