Soneium, layer-2 di Ethereum pre-annunciato il 23 agosto dal colosso tecnologico Sony, ha rivelato che lancerà in futuro una stablecoin ancorata allo yen grazie alla filiale Sony Bank.
La nuova blockchain, attualmente in fase di testnet sotto il nome “Minato”, verrà probabilmente introdotta in mainnet nel Q1 2025.
Il debutto di una stablecoin giapponese potrebbe spingere diversi altri fornitori web3 ad investire nel potenziamento di questa nicchia specifica di mercato, in un contesto dove a regnare è prevalentemente il dollaro statunitense.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Sony ed il lancio programmato del layer-2 di Ethereum Soneium: airdrop in arrivo?
Il 23 agosto la multinazionale giapponese Sony ha annunciato il lancio imminente del layer-2 di Ethereum Soneium, anticipando un programma che vede lo sviluppo di una stablecoin che riflette il valore dello yen. Il colosso tecnologico giapponese, il cui core business è focalizzato su videogiochi ed intrattenimento, ha deciso di colpo di fiondarsi sul mercato delle blockchain.
In un dettagliato blog post ha introdotto la nuova soluzione scalabile di nuova generazione, che mira ad integrare assieme sviluppatori, creator, community e utenti finali.
La mission di Soneium è quella di unire più persone con background differenti attorno ad un’unica infrastruttura interoperabile con l’ampio settore Web3. Oltre alla massima compatibilità con applicazioni esterne, la rete potrebbe puntare a creare nuove tipologie di servizi decentralizzati, ancora ignoti pubblicamente.
I partner che stanno accompagnando Sony in questo viaggio sono Astar Network, Chainlink, Alchemy, Circle e The Graph. In particolare, Astar offrirà la propria tecnologia di bridging per il trasferimento di fondi da Polkadot ad Ethereum, mentre Chainlink farà da oracolo. Circle è impegnata nel sostenere la nuova stablecoin, Alchemy fornisce supporto RPC e The Graph presta il suo servizio di indicizzazione dati.
La data di lancio definitiva non è ancora chiara, ma si pensa che la mainnet verrà presentata entro il Q1 2025. In molti già iniziano a parlare di un pesante crypto airdrop in arrivo, ma al momento è presente solo la tesnet “Minato” per poter interagire con il progetto di Sony.
C’è anche un programma di incubazione per nuovi progetti, denominato “Soneium Spark”, ma nessuna campagna airdrop è stata resa nota.
Sony: la nuova stablecoin ancorata allo yen in collaborazione con Sony Bank
Secondo quanto riportato da fonti non ufficiali, Sony starebbe pensando ad una nuova stablecoin ancorata allo yen, in collaborazione con la filiale Sony Bank.
Nelle ultime ore su X sta circolando questa immagine che spiega come la sussidiare del gigante giapponese si impegnerà nello sviluppo di una moneta crittografica stabile. La scelta di aprire al mercato giapponese delle stablecoin è motivata presumibilmente dalla già confermata presenza della società statunitense Circle (con USDC) nei piani di Soneium.
Così facendo il layer-2 di Sony avrà un appoggio sia per quanto riguarda l’onboarding di clienti occidentali USD based, sia per quelli orientali YEN based.Per il momento si tratta solo di un esperimento (tra l’altro non confermato ufficialmente) che dovrà integrare con il framework regolativo del Paese.
Lo sviluppo di una criptovaluta dedicata allo yen in Giappone dovrà prima ottenere il lasciapassare delle autorità di regolamentazione per poi poter sbarcare sulla blockchain.
Attualmente non è presente una chiara normativa sul tema stablecoin nel Paese, dunque i tempi potrebbero essere più lunghi del previsto. L’obiettivo di Sony Bank sembra essere quello di consentire ai propri utenti di scambiare denaro attraverso una propria infrastruttura comoda, sicura ed economica.
La presenza di una stablecoin risulta dunque fondamentale nei piani dell’azienda, che punta fortemente sullo sviluppo fintech di Tokyo. Appare evidente anche come l’attenzione delle istituzioni nei confronti del mondo degli asset digitali sia in forte crescita in Giappone.
Il mercato delle stablecoin non-USD
Sony, lanciando una nuova stablecoin basata sullo yen per la propria blockchain Soneium, entrerebbe in una nicchia di mercato totalmente dominata dalla presenza statunitense. Infatti, secondo i dati di The Block il mercato delle fiat stablecoin di Ethereum è governato per il 99,32% dal dollaro USA.
Il restante 0,68% della fetta, per un valore complessivo di oltre 600 milioni di dollari, è poi monopolizzato a sua volta dall’euro che ne controlla un abbondante 92%. Dollaro australiano (AUD) e sterlina britannica (GBP) ricoprono ruoli marginali con rispettivamente il 4,04% e il 3,09% del mercato stablecoin in cui USD è escluso.
Per lo yen, al momento, c’è davvero poco spazio nel panorama delle stablecoin crittografiche, in cui prima gli americani, poi gli europei, si sono buttati a capofitto.
Ciononostante, il crescente impegno di molte società Web3 nel voler mettere un piede nell’ambiente crittografico giapponese, evidenzia un potenziale per questa industria. A tal proposito pochi giorni fa Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, ha dichiarato di essere convinto che il Giappone andrà incontro ad una forte domanda per una stablecoin in yen.
Secondo quanto detto in un’intervista:
“Le persone vorranno detenere stablecoin in yen, e penso che sia solo questione di tempo.”
L’exchange di criptovaluta Binance, già da parecchi mesi con la propria filiale Binance Japan, pensa ad una stablecoin come sta facendo in questo momento Sony Bank. Il problema principale al momento è legato alla regolamentazione degli asset digitali, dove la mancanza di un chiaro framework limita i grandi investimenti di privati ed istituzioni.
Tuttavia, dopo che Sony, colosso con un fatturato annuale superiore ai 3 miliardi di dollari, ha reso pubblici i suoi intenti nel mondo crypto. È probabile che molti altri seguiranno le sue orme.