Negli ultimi mesi il mercato azionario cinese ha registrato performance particolarmente brillanti, spinte da un forte rialzo dei titoli tecnologici e da una rotazione settoriale su larga scala. A commentare l’andamento è Wenli Zheng, portfolio manager della China Evolution Equity Strategy di T. Rowe Price: «Questo slancio riflette un significativo cambiamento verso un rinnovato ottimismo degli investitori».
Secondo Zheng, il sentiment degli investitori in Cina è storicamente ciclico e strettamente legato alla trasformazione economica del Paese. «Con l’evoluzione dei motori economici, anche le dinamiche di investimento del mercato continuano a cambiare», spiega.
Negli ultimi anni, il sentimento degli investitori ha subito forti oscillazioni. Dal 2022 al 2024, le difficoltà economiche e il rallentamento del settore immobiliare hanno alimentato un diffuso pessimismo. Tuttavia, a partire dallo scorso settembre, una serie di politiche governative ha indicato la possibile fine del ciclo di riduzione della leva finanziaria, contribuendo a ripristinare la fiducia degli investitori.
Un panorama azionario in evoluzione
I cambiamenti strutturali nell’economia cinese hanno influenzato in maniera significativa i mercati azionari. «Prima del 2021, i cosiddetti asset core, come i titoli blue chip e quelli a crescita qualitativa, guidavano il mercato, generando rendimenti elevati dal 2016 al 2020. Dal 2021, però, le valutazioni elevate, la moderazione della crescita economica e l’aumento dell’incertezza hanno determinato cambiamenti nella leadership di mercato», osserva Zheng.
Per gli investitori, diventa sempre meno preferibile puntare esclusivamente sui titoli tradizionali. Le frequenti rotazioni settoriali richiedono strategie flessibili, capaci di adattarsi rapidamente ai nuovi cicli economici. Negli ultimi dieci anni, settori come telecomunicazioni, finanza e Internet si sono alternati al vertice degli indici, sottolineando la necessità di monitorare attentamente i cambiamenti di mercato.
Anche i fattori politici giocano un ruolo cruciale. «Gran parte dei prezzi estremamente bassi osservati in settori come veicoli elettrici, energia solare e acciaio deriva dalla cosiddetta “involuzione”, ossia l’intensa concorrenza interna», spiega Zheng. Per migliorare la redditività, il governo ha lanciato riforme dal lato dell’offerta nell’ambito della campagna “anti-involuzione”, volte a stabilizzare i profitti e ridurre le spese in conto capitale nei settori maturi.
Opportunità tra innovazione e settori maturi
Per individuare investimenti interessanti, gli investitori devono guardare oltre i tradizionali indicatori di utili netti e considerare le tendenze strutturali a lungo termine. «Molte aziende cinesi con crescita sostenuta provengono da imprese di piccola e media capitalizzazione, spesso trascurate dagli investitori», sottolinea Zheng.
Tre temi principali emergono con chiarezza. Innanzitutto, i consumi stanno diventando un motore chiave di crescita, con titoli consumer e operatori di centri commerciali in grado di generare rendimenti sostenibili. In secondo luogo, l’innovazione tecnologica, dai sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) all’intelligenza artificiale e alle biotecnologie, è pronta a trainare la prossima fase di espansione. Infine, i settori maturi in fase di raccolta, come alluminio, pannelli LCD, fibra di vetro ed energia eolica, mostrano un miglioramento della redditività e un potenziale di valore per gli investimenti.
In conclusione, secondo Wenli Zheng, «investire nel mercato azionario cinese richiede strategie flessibili, attenzione ai cambiamenti strutturali e apertura verso nuove opportunità, evitando la concentrazione sui soli titoli a grande capitalizzazione». Solo così, aggiunge, è possibile cogliere le dinamiche di crescita emergenti e sfruttare appieno il potenziale del mercato cinese.