Obbligazioni mercati emergenti: i segmenti da monitorare secondo Generali AM

Le obbligazioni dei mercati emergenti continuano a distinguersi nel panorama del reddito fisso. Dopo mesi di rally, il comparto resta quello con le migliori performance da inizio anno, grazie a una compressione degli spread di circa 50 punti base sul debito estero e a un calo analogo nel rendimento complessivo del debito in valuta locale. Eppure, secondo Guillaume Tresca, global emerging markets strategist presso Generali AM, esistono ancora aree capaci di offrire valore.

Secondo Tresca, “il debito locale dei mercati emergenti è il più attraente, con rendimenti complessivi vicini alla media storica”. Diversi paesi offrono infatti spread elevati rispetto ai Treasury USA, in particolare le economie dell’America Latina come Brasile e Colombia, e quelle dell’Europa centrale e orientale, tra cui Romania e Repubblica Ceca. Al contrario, i paesi asiatici risultano meno interessanti sul fronte tassi. “Per quanto riguarda il livello di cambio, il quadro è più sfumato”, osserva Tresca.

Lo strategist conferma una visione costruttiva sulle valute emergenti: “Manteniamo la nostra view di un indebolimento del dollaro USA, che supporterà le valute EM a livello globale”. Tuttavia, avverte che alcune divise risultano già costose, come lo zloty polacco (PLN) e il peso colombiano (COP), mentre in Asia l’indiana (INR), la cinese (CNY) e l’indonesiana (IDR) appaiono relativamente convenienti.

Sul fronte del debito estero, gli spread rimangono compressi: “Sono storicamente bassi, vicini ai minimi pluriennali”, spiega Tresca. Nonostante ciò, i livelli restano moderatamente più interessanti rispetto al credito statunitense, elemento che dovrebbe continuare ad attirare flussi di investimento da parte degli investitori crossover USA.

In questo contesto, Generali AM concentra l’attenzione su un gruppo selezionato di emittenti: “Il nostro focus rimane sui paesi con rating BBB e BB che presentano spread elevati, come Colombia, Romania e Costa d’Avorio, o che sono in traiettoria di upgrade, tra cui Marocco, Colombia e Paraguay”.

Per gli investitori, il messaggio è chiaro: nonostante le performance già brillanti, alcune nicchie del debito emergente offrono ancora opportunità, soprattutto nella componente locale e nei paesi con solidi fondamentali e margini di miglioramento del merito creditizio.