
L’adozione di massa di Bitcoin sembra sempre più vicina, e probabilmente è proprio per questo che ultimamente si stanno intensificando gli attacchi contro la prima criptovaluta.
L’idea del CTO di Bitfinex e Tether riguardo l’adozione di massa del Bitcoin
Lo ipotizza il CTO di Bitfinex e Tether, Paolo Ardoino, con un tweet pubblicato oggi.
#bitcoin is the hill on which many are ready to die.
We’re really close to multiple nations adopting bitcoin, so attacks are obviously intensifying.— Paolo Ardoino (@paoloardoino) March 30, 2022
Ardoino dice che Bitcoin ormai è “la collina su cui molti sono pronti a morire”, riferendosi forse a coloro che si ostinano a volerne contrastare invano la diffusione.
Ricorda che ormai siamo in una fase in cui intere nazioni stanno adottando Bitcoin, e questo mette in gioco forze che moltiplicano gli attacchi per cercare di fermarlo.
Tali attacchi ultimamente stanno arrivando sia dell’Unione Europea che dagli USA, anche se a dire il vero per ora non sembra stiano sortendo grossi effetti.
Il problema è che Bitcoin da molti viene percepito come concorrente ed alternativa al sistema finanziario attuale, ed in particolare alle monete fiat, mentre invece, come dimostra in modo lampante il caso di El Salvador, non lo è affatto.
El Salvador: un buon esempio per l’innovazione finanziaria
In El Salvador dopo che Bitcoin è stato dichiarato valuta a corso legale tanto quanto il dollaro americano, non vi è stato alcuno sconvolgimento né per il loro sistema finanziario, né per quanto riguarda l’utilizzo del dollaro americano.
Bitcoin ha semplicemente aggiunto al sistema finanziario tradizionale funzionalità che non aveva, e che non avrebbe mai potuto avere dato che era basato esclusivamente su protocolli ed infrastrutture centralizzate.

Invece molti difensori del sistema finanziario tradizionale hanno paura che Bitcoin possa sconvolgerlo, e per questo cercano di opporsi alla sua diffusione.
Ma è tutto inutile, perché Bitcoin continua a diffondersi e molto probabilmente questo processo storico ha ormai raggiunto una fase irreversibile.
Basti pensare alla Cina, dove il regime autoritario ha deciso di imporre il divieto di utilizzare le criptovalute, mentre a quanto pare alcuni cittadini continuano ad utilizzarle.
Bitcoin dal punto di vista tecnico è un protocollo non arrestabile: fino a che ci saranno persone che lo vogliono usare non ci sarà modo di impedirglielo. Al massimo si potrà cercare di convincerli a non farlo, ma i bitcoiner molto difficilmente si lasceranno convincere.
L’adozione di massa di Bitcoin, ormai iniziata, sembra pertanto essere un percorso inevitabile, quindi mettersi di traverso potrebbe significare solamente finire per “morire sulla collina” degli ultimi strenui difensori del sistema finanziario tradizionale pre-Bitcoin.
Alla luce di ciò, chi in UE e USA vorrebbe opporsi rischia solamente di passare dalla parte sbagliata della storia con la S maiuscola, perché la collina a cui fa riferimento Ardoino molto probabilmente è già stata conquistata da Bitcoin. Prima lo si accetta, prima si cesserà di portare avanti inutili battaglie contro qualcosa che è già avvenuto.
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