Bitcoin, l’halving si avvicina: la view di WisdomTree

Uno dei maggiori eventi di quest’anno nel settore delle criptovalute è il tanto atteso halving (dimezzamento) del Bitcoin che avverrà tra poco. “Storicamente, questa fase del ciclo di mercato ha portato a movimenti di prezzo estremamente positivi per gli investitori“, fa notare Chris Gannatti, Global Head of Research di WisdomTree, che di seguito illustra la propria view su questo evento e sui possibili riflessi sugli investimenti nelle crypto.

L’halving

Ad aprile 2024, all’interno del protocollo Bitcoin per la quarta volta nella storia della criptovaluta si verificherà un evento chiamato “dimezzamento”. Il codice prevede che la ricompensa del blocco pagata ai miner passi da 6,25 a circa 3,13 bitcoin quando la blockchain raggiungerà gli 840.000 blocchi. Infatti, il protocollo Bitcoin prevede un cosiddetto “ciclo di dimezzamento” ogni 210.000 blocchi, pari all’incirca a quattro anni. Abbiamo già assistito a tali eventi in passato: inizialmente le ricompense erano pari a 50, poi sono scese a 25, a 12,5 e infine a 6,25. Il processo si ripeterà fino al 2040 circa, quando la ricompensa del blocco si avvicinerà a zero e tutti i bitcoin che devono essere emessi, pari a 21 milioni, saranno in circolazione. Attualmente, su questi 21 milioni, quelli in circolazione sono 19,7.

Il grafico sottostante mostra un grafico che indica che, impostando a 1 il prezzo del bitcoin nel giorno del dimezzamento, in ognuno dei tre casi lo stesso è cresciuto ulteriormente nei due anni e mezzo anni successivi circa.

Comportamento del prezzo del bitcoin dopo i tre precedenti cicli di dimezzamento

Fonte: Glassnode, WisdomTree, dicembre 2023. Ricalcolato a 1 alla data del dimezzamento

ETF spot sul Bitcoin: una nuova fonte di domanda

Una delle caratteristiche più amate del bitcoin riguarda la certezza dell’offerta basata sul codice del protocollo nel corso del tempo. Sappiamo che nel 2040 ci saranno 21 milioni di bitcoin e sappiamo anche che nulla potrà cambiare questo dato.

Questo è in diretto contrasto con i sistemi delle valute fiat, che permettono ai governi di stampare più unità di valuta in modo illimitato. Nel corso della storia, abbiamo visto diverse valute fiat perdere il proprio valore e la propria supremazia a causa dell’attività di stampa.

Si ipotizzava che, se la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti avesse approvato gli ETF spot sul bitcoin, si sarebbero aperte nuove fonti di domanda. Analogamente a quanto avvenuto nel 2004, quando per gli investitori che non volevano acquistare e conservare lingotti d’oro fisici si è aperta una nuova possibilità, nel 2024 gli investitori hanno potuto ottenere esposizione al bitcoin spot attraverso le piattaforme di intermediazione già note per la negoziazione di ETF coperti da altri tipi di asset.

Ora, a poco più di due mesi dall’inizio di questo percorso, possiamo esaminare l’evoluzione della domanda e offerta di bitcoin e verificare se gli ETF hanno esercitato una qualche influenza.

Possiamo notare che:

  • Si sono verificati più acquisti che vendite: secondo un’ipotesi avanzata prima del lancio degli ETF, più tipi di investitori (ad esempio quelli a cui è preclusa la possibilità di creare un proprio portafoglio di criptovalute) possono accedere all’esposizione.
  • L’acquisto di ETF ha superato l’emissione di bitcoin: in questo periodo, l’acquisto di ETF sul bitcoin ha superato la creazione di nuovi bitcoin di circa 130.000 unità.

Ricordiamo che l’attuale valore complessivo del mercato del bitcoin è di oltre 1.000 miliardi di dollari, tuttavia esistono grandi volumi di bitcoin che non vengono scambiati con un’elevata frequenza. Analizzando le transazioni sulla blockchain è possibile dimostrare che nell’ultimo anno appena il 30% circa dei bitcoin ha effettivamente cambiato portafoglio. Questo significa che quasi il 70% dell’offerta è rimasta inattiva durante il periodo in questione. Se interpretiamo tale dato come un’indicazione del fatto che l’investimento in bitcoin come riserva di valore a lungo termine o “oro digitale” sta iniziando a prendere piede, potrebbe essere un segno che tale offerta dormiente di bitcoin “non è in vendita”.

Il dimezzamento sarà ancora una volta un catalizzatore di performance positive?

Mentre gli investitori continuano a cercare di perfezionare i modi per sviluppare gli obiettivi di prezzo, riteniamo più esplicativo considerare la domanda e l’offerta. Se il bitcoin è davvero “oro digitale”, adottare un approccio di questo tipo ha senso. Al momento, sembra che la domanda di ETF sia elevata e che i portafogli stiano mantenendo i propri bitcoin per periodi più lunghi. Tuttavia, sappiamo anche che il dimezzamento è alle porte e che ridurrà le nuove emissioni. Ognuno di questi punti porta a una riduzione dell’offerta e a un potenziale aumento della domanda grazie alla facilità di accesso ottenuta con il lancio degli ETF. Se l’ondata di adozione globale continua, i segnali ci portano a prevedere un altro ciclo di dimezzamento caratterizzato da una forte performance.