Bitcoin: prezzo in crescita, ma poche le transazioni

Bitcoin transazioni

Nonostante il prezzo di Bitcoin sia recentemente risalito ai livelli metà maggio, il numero di transazioni giornaliere registrate sulla blockchain non è ancora in crescita.

Da fine luglio, infatti, il numero di transazioni giornaliere on-chain in BTC oscilla costantemente tra 180.000 e 270.000, ovvero ben al di sotto della soglia delle 300.000 che veniva quasi costantemente superata fin da giugno dell’anno scorso. 

Aumenta l’uso di Bitcoin su LN

Osservando l’andamento di questa metrica negli ultimi anni, in realtà, si nota un relativamente costante calo fin da maggio 2019, quando furono superate anche le 450.000 transazioni in un solo giorno. 

Pertanto è possibile immaginare che un certo numero di transazioni di piccola entità si sia trasferita off-chain, magari grazie al ricorso a Lightning Network. 

Sicuramente però il calo drastico verificatosi dopo la metà di aprile è collegato anche, e non poco, al calo del prezzo di Bitcoin. 

Bitcoin: transazioni in crescita?

Confrontando l’andamento di questa metrica con quello del valore medio della singola transazione, si scopre invece che è in costante crescita almeno da agosto dell’anno scorso, con un picco a fine luglio di quest’anno. Anzi, il livello attuale da questo punto di vista è ai massimi di sempre, se si escludono i due singoli enormi picchi del 27 luglio e del primo agosto. 

Questo sembra proprio suggerire che molte transazioni di BTC di piccolo importo si stiano “trasferendo” off-chain, per poter abbattere le fee, mentre on-chain stanno rimanendo soprattutto le transazioni di grossa entità. 

Bitcoin e il report di Glassnode

Un recente report di Glassnode rivela però anche che mentre il prezzo di Bitcoin saliva nelle ultime settimane, anche altre metriche on-chain scendevano. 

Anzi, i livelli di alcune attività on-chain non sembra abbiano ancora reagito al movimento rialzista in corso, rimanendo a livelli storicamente abbastanza bassi dopo il crollo di maggio. Glassnode fa notare che il numero di transazioni giornaliere on-chain solo poche volte negli ultimi cinque anni è stato così basso, e addirittura è simile a quello che si registrava durante il mercato ribassista del 2018/2019. 

Ciò non toglie la dinamica complessiva dell’offerta è rimasta rialzista, con ad esempio il volume di BTC in possesso dei detentori a lungo termine che ha raggiunto un nuovo massimo storico a quota 12,69 milioni di BTC, superando il precedente record di ottobre 2020. 

Uno scenario simile sembrerebbe adatto all’innesco di una nuova bullrun, ovvero con metriche on-chain che hanno ancora notevoli margini di crescita, e chiare indicazioni di un possibile squilibrio tra un’offerta scarsa ed una possibile domanda in crescita. 

In altre parole, qualora la domanda di mercato di BTC dovesse crescere, allo stato attuale sembra decisamente probabile che possa generare un ulteriore aumento dei prezzi, e le metriche on-chain di utilizzo di bitcoin basse fanno supporre che la domanda ha ancora ampi margini di crescita, seppur per ora solo in teoria. 

A ciò va aggiunto che i volumi di scambio sui mercati crypto non sono attualmente molto elevati, soprattutto se confrontati con quelli registrati durante la bullrun di inizio anno, corroborando l’ipotesi che vi siano ancora ampi margini di crescita, seppur sempre per ora solo in teoria.

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