Il patrimonio di Animoca Brands sale a 2,7 miliardi di dollari, di cui oltre 558 milioni sono digital assets custoditi nei crypto wallet

Animoca brands crypto wallet

Secondo quanto riportato nell’ultima rendicontazione finanziaria di Animoca Brands, è emerso che la società di sviluppo software con sede ad Hong Kong possiede un patrimonio complessivo di 2,7 miliardi, di cui 558 milioni rappresentano crypto assets detenuti all’interno di wallet.

Dopo una piccola contrazione delle proprie riserve durante il 2023, in cui il valore aggregato di cash e criptovalute è diminuito di circa 160 milioni di dollari, Animoca è tornata ad accrescere il proprio capitale nei primi mesi del 2024.

Il calo parallelo dei mercati NFT non preoccupa Yat Siu, fondatore del gruppo, il quale crede nel futuro del settore web3, in particolare per l’industria dei giochi.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Dati del bilancio di Animoca Brands: patrimonio a 2,7 miliardi di cui 558 milioni nei crypto wallet

Animoca Brands, società leader del settore dei giochi su  blockchain, nonostante ora rappresenti un’entità privata con sede ad Hong Kong, fino ad agosto 2019 è stata quotata nelle borsa australiana.

Visto che molti investitori detengono ancora quote della società essa  è ancora tenuta a rilasciare rendicontazioni finanziarie periodiche: nell’ultima pubblicata il 31 marzo 2024 è emerso che Animoca Brands possiede un patrimonio complessivo di 2,7 miliardi, dei quali 558 milioni sono asset digitali (+266 milioni nel Q1 2014)  custoditi all’interno di crypto wallet.

Analizzando più da vicino la situazione finanziaria del gruppo, notiamo come le riserve di token fuori bilancio per tutte le filiali web3 ammontano attualmente a 1,8 miliardi di dollari, di cui 1,3 miliardi di dollari sono costituiti da token liquidi e 542 milioni di dollari di token a liquidità inferiore.

Le riserve in cash e stablecoins sono in aumento di 100 milioni di dollari rispetto allo scorso anno, e si attestano intorno ai 291 milioni di dollari.

Questi dati evidenziano la solidità della finanza di Animoca, che continua ad espandersi nell’industria crittografica senza particolari intoppi.

Nel 2023 aveva registrato una perdita netta di circa 160 milioni di dollari rispetto alle riserve in contanti e crypto del 2022, ma nel 2024 è riuscita a colmare il gap riportato profitti netti per circa 600 milioni di dollari.

In particolare le risorse di asset digitali, custodite in proprio in appositi crypto wallet, sono aumentate del 16% rispetto ai dati di dicembre 2022.

Nell’ultimo comunicato stampa pubblicato dall’azienda possiamo leggere che:

“Dopo aver continuato a costruire ed espandersi attraverso il difficile mercato delle criptovalute del 2023, la società è ora ben posizionata per capitalizzare il rimbalzo del mercato evidente negli ultimi mesi”

Animoca possiede partecipazioni strategiche presso una serie diversificata di società operanti nel contesto blockchain come Kraken, MetaMask e Ledger.

Inoltre detiene quote di minoranza in oltre 400 società web3 (il cui valore è stato escluso dalle ultime rendicontazioni) che devono ancora lanciare il proprio prodotto sul mercato.

Tra queste emergono i nomi di progetti del calibro di  Illuvium, Pixelmon, Xterio, Gunzilla, Planetarium, Studio 369, Skrice Studios, Mystic Moose e Wilder World.

Yat Siu, fondatore di Animoca Brands, mostra fiducia per il futuro del mercato NFT

Yat Siu, fondatore di Animoca Brands, durante il recente appuntamento della Paris Blockchain Week dall’8 al 10 aprile, ha rivelato il suo ottimismo verso il futuro del settore NFT.

Nonostante gli ultimi dati di CryptoSlam, mostrino un volume di vendita mensile di token non-fungibili inferiore di 4,6 miliardi di dollari rispetto al top di gennaio 2022, con i wallet degli investitori sempre meno presenti su questo tipo di piazze crittografiche, Siu è fiducioso in una ripresa nel mercato.

L’imprenditore ed angel investor, sostiene che i giochi su blockchain saranno un grande motore di crescita per l’intera industria dei token e sempre più persone si sposteranno dal web2 al web3.

Rispetto ai dati di ottobre 2023, notiamo già un trend in crescita con volumi di vendita mensili in rialzo di circa 1 miliardo di dollari. 

Da sottolineare come nell’ultimo mese (insieme a dicembre 2023)  siano stati registrati i valori di vendita più alti da giugno 2022, quando i valori crollarono del 70% nel giro di un mese.

Fonte: https://www.cryptoslam.io/nftglobal?timeFrame=month

Alla Paris Blockchain Week  il fondatore di Animoca Brands ha anche parlato della Securities and Exchange Commission e degli scorsi attentati al settore degli exchange nel giugno 2023, quando l’agenzia accusò diversi broker di scambiare titoli non registrati senza autorizzazione.

Tra la lunga lista di questi titoli, finì anche SAND, token della piattaforma The Sandbox, di proprietà di Animoca Brands. La società ha riferito che in quell’occasione la SEC non richiese informazioni su SAND o dati del gruppo The Sandbox prima di avviare le cause legali.

Ciò è sorprendente, dato che il caso della SEC contro Coinbase dipende dal fatto se SAND e una serie di altre criptovalute selezionate siano titoli non registrati.

Questo testimonia, secondo Siu, una politica d’azione molto aggressiva da parte dell’autorità di vigilanza dei mercati statunitensi, che starebbe limitando la crescita del settore crittografico statunitense.

Se le cose andranno avanti così ancora a lungo, gli Stati Uniti rimarranno indietro rispetto al resto del mondo, soprattutto rispetto all’Asia dove la cultura web3 è cresciuta tantissimo negli ultimi anni.