“La pausa nel contesto di rialzo dei rendimenti USA, che ha pesato non solo sulle obbligazioni ma anche sulle azioni growth leader del mercato a marzo, ha permesso agli investitori obbligazionari di recuperare parzialmente i cali da inizio anno e agli investitori di azioni growth di ridurre il loro divario di performance rispetto alle azioni value da inizio anno. Prevediamo che questo indebolimento dei rendimenti obbligazionari possa rivelarsi temporaneo, come sta già avvenendo in Europa, dove gli investitori hanno già iniziato a guardare a una riapertura estiva unita allo spiegamento degli stimoli fiscali statunitensi e dei fondi del Recovery Plan Europeo”. Norman Villamin, Chief Investment Officer Wealth Management di Union Bancaire Privée (UBP)
E così, nonostante i rendimenti decennali tedeschi si trovino ai livelli più alti dalla metà del 2019 e il recente calo dei rendimenti decennali statunitensi, guardando al futuro esiste il rischio di rendimenti più alti non solo per gli investitori in dollari ma anche per quelli in euro.
Di conseguenza, le strategie short incentrate sul carry dovrebbero fornire una copertura in un tale scenario, anche se probabilmente le prospettive di rendimento sono modeste, considerato il contesto di spread ridotti. Con i titoli protetti dall’inflazione che già anticipano gran parte della prevista accelerazione di quest’ultima, gli investitori dovrebbero guardare ai mercati azionari per capitalizzare sul reflation trade in corso.
All’interno dei portafogli, ci aspettiamo che la nostra esposizione ciclica tragga vantaggi da questa ripresa dell’inflazione, anche se transitoria. La nostra esposizione finanziaria dovrebbe beneficiare di questa fase di accelerazione della crescita e dell’inflazione, mentre la nostra esposizione globale al settore minerario e alla ripresa ciclica mirata dovrebbe trarre vantaggio dal continuo aumento dei prezzi delle materie prime e beneficiare dei cash flow aziendali.
Questi settori, tipicamente ciclici, dovrebbero guidare anche la prossima tappa della ripresa degli utili, che prevediamo acceleri a metà anno. Tuttavia, poiché la ripresa ciclica e il rimbalzo degli utili ciclici saranno sempre più nei prezzi nei mesi a venire, gli investitori dovrebbero prepararsi per la fase successiva del ciclo economico e di mercato che ci attende.
Mentre la crescita complessiva degli utili si attenuerà nella seconda metà del 2021, la qualità e l’affidabilità dei flussi di utili diventeranno sempre più chiari. Tuttavia, con i cambiamenti fiscali potenzialmente all’orizzonte a livello globale, nel secondo semestre l’incertezza sui mercati dovrebbe aumentare per gli investitori che stanno spostando la prospettiva sul breve termine, benché ci aspettiamo temporanea volatilità potenzialmente in settori tipicamente “quality” come tecnologia e healthcare, nella fase di adattamento al nuovo possibile regime fiscale.