Il recente rally dell’oro ha riportato al centro dell’attenzione un asset che, pur essendo tradizionalmente percepito come bene rifugio, sta mostrando una forza inattesa in un contesto di mercato orientato al rischio. A spiegare le dinamiche dietro questa ascesa è Greg Sharenow, managing director e portfolio manager di Pimco, secondo cui “una confluenza di forze strutturali e cicliche sta ridefinendo il ruolo dell’oro nei portafogli globali”.
Domanda strutturale in crescita
Sharenow osserva che, sebbene le valutazioni dell’oro siano elevate in termini reali, tre fattori sostengono la possibilità di ulteriori rialzi: la ricerca di asset reali dopo le pressioni inflazionistiche, il maggiore interesse delle banche centrali verso forme di riserva non legate al rischio geopolitico e il ritorno della domanda fisica dopo i sequestri di asset del 2022. Secondo il manager, “un potenziale rialzo del prezzo dell’oro superiore al 10% nei prossimi 12 mesi è del tutto plausibile”.
Il peso del fattore geopolitico
La svolta, afferma Sharenow, è arrivata con il congelamento delle riserve valutarie russe nel 2022. Un evento che ha spinto diversi Paesi, soprattutto nei mercati emergenti, a riconsiderare l’esposizione agli asset denominati in dollari. Questo ha accelerato la corsa all’oro come riserva politicamente neutrale. “Sempre più banche centrali cercano di proteggersi da sanzioni e volatilità valutaria attraverso l’acquisto di oro”.
Investitori istituzionali e privati: la ricerca di protezione
Lo shock inflazionistico del 2022 ha evidenziato le vulnerabilità dei portafogli poco esposti ad attività reali. Gli investitori istituzionali e gli individui con patrimoni elevati hanno di conseguenza rivalutato il ruolo dell’oro come diversificatore. “La bassa correlazione dell’oro con le azioni e la sua resilienza nei periodi inflazionistici ne supportano l’inclusione strategica”.
Sharenow ricorda inoltre che l’oro è stato l’asset con la migliore performance del decennio, superando anche gli indici delle materie prime, che pur hanno offerto rendimenti elevati a una cifra.
Valutazioni elevate, ma domanda solida
Non mancano tuttavia elementi di cautela. “Il metallo ha significativamente sovraperformato i tradizionali punti di riferimento valutativi, come i rendimenti reali”, sottolinea Sharenow. Con rendimenti reali tra 170 e 200 punti base e obbligazioni nominali al 6-7%, il costo opportunità di detenere oro aumenta. Nonostante ciò, gli acquisti delle banche centrali e dei fondi ETF stanno sostenendo i prezzi.
Al contrario, gli indici generali delle materie prime mostrano ancora valutazioni interessanti e possono costituire un’alternativa valida all’interno di una strategia sugli asset reali.
La questione della volatilità
La volatilità dell’oro è salita al 17-18%, in linea con quella dei mercati azionari. Un dato che potrebbe scoraggiare, ma Sharenow invita a contestualizzare: “All’interno di un portafoglio diversificato, l’oro può migliorare i rendimenti corretti per il rischio e offrire stabilità nei periodi di incertezza macroeconomica”.
Liquidità globale e contesto di mercato
L’ascesa dell’oro si inserisce in un quadro più ampio caratterizzato da condizioni di liquidità favorevoli, spinte da politiche fiscali espansive e da un orientamento monetario accomodante. Con le azioni vicine ai massimi e gli spread creditizi compressi, il rally dell’oro può apparire controintuitivo, ma riflette anche la rotazione del capitale verso gli asset reali.
Prospettive: un ruolo strategico
Guardando avanti, Sharenow invita gli investitori a valutare l’oro come parte di un’allocazione diversificata e sensibile all’inflazione. “Sebbene siano possibili correzioni a breve termine, i fattori strutturali che determinano la domanda rimangono intatti”. L’approccio consigliato combina oro e una più ampia esposizione alle materie prime, per mitigare il rischio inflazionistico e aumentare la resilienza dei portafogli.
Pimco continuerà a monitorare il contesto macroeconomico, poiché – conclude Sharenow – “la performance dell’oro evidenzia l’importanza della diversificazione strategica in un mondo caratterizzato da incertezza geopolitica, cambiamenti nei regimi monetari ed evoluzione del comportamento degli investitori”.
