Scommesse Polymarket: nessuna riserva nazionale di Bitcoin negli Stati Uniti fino ad aprile 2025

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Dopo il recente insediamento di Donald Trump, la crypto community sta scommettendo su Polymarket sull’approvazione di Bitcoin come riserva nazionale negli Stati Uniti.

Questa ipotesi, già discussa più volte dallo stesso Trump in campagna elettorale, è sempre di più fomentata dai media statunitensi che parlano di una sua imminente implementazione.

Tuttavia, secondo gli investitori di Polymarket, è improbabile che negli USA venga approvata una legge che consenta di utilizzare Bitcoin come asset del Tesoro, quantomeno fino ad aprile 2025. Entro fine anno invece, le prospettive cambiano di molto.

Vediamo tutto nei dettagli di seguito.

Polymarket: è improbabile che Donald Trump approvi una riserva di Bitcoin nei primi 100 giorni

Al giorno d’oggi nel mondo crypto non si fa altro che parlare di Donald Trump e della possibilità che gli Stati Uniti inizino ad adottare una riserva strategica di Bitcoin.

Durante la sua campagna elettorale, Trump aveva giurato che avrebbe istituito una riserva di criptovalute al Tesoro, tale da combattere l’elevato debito pubblico del Paese.

Ora, visto e considerando che il nuovo Presidente ha mantenuto gran parte dei suoi impegni, ci si aspetta che anche questa promessa possa tramutarsi in realtà.

I media USA contribuiscono ad aumentare tale speranza, trattando in modo ricorrente il tema Bitcoin e le sue potenziali implicazioni come scudo per l’economia statunitense.

Anche i membri dell’amministrazione Trump, come l’esperto crittografico David Sacks, hanno confermato l’idea di una possibile riserva nazionale denominata in Bitcoin.

Quest’ultimo ne avrebbe addirittura parlato pochi giorni fa in un’intervista su Fox News, mettendo hype tra il pubblico dei bitcoiners.

Nonostante l’aria di fiducia che si respira per questo potenziale evento, le scommesse di Polymarket mostrano una situazione completamente diversa da quella percepita.

Per il momento ci sono solo il 16% di possibilità che Donald Trump ordini la creazione di una riserva strategica di bitcoin (BTC) nei primi 100 giorni della sua amministrazione.

Ciò significa che è improbabile che venga firmata una legge che consente al Tesoro USA di detenere a bilancio Bitcoin ed iniziare una fase di accumulazione entro il 29 aprile.

Molto curioso notare come fino al 19 gennaio, il giorno precedente all’ingresso in Casa Bianca da parte di Trump, le quote di Polymarket erano al 48%.

Dal 20 gennaio in poi  sembra che gli investitori abbiano cambiato idea, con le chance di riuscita dell’evento che sono crollate a picco.

Verosimilmente queste dinamiche sono dovute al fatto che Trump non ha nominato nè “crypto” nè “Bitcoin” durante il suo discorso di inizializzazione da Presidente.

Fonte: https://polymarket.com/event/will-trump-create-a-national-bitcoin-reserve-in-his-first-100-days?tid=1738227839191

Polymarket indica maggiori probabilità di riuscita a fine anno

Allargando gli orizzonti, possiamo notare come le stime di Polymarket per la creazione di una riserva strategica di Bitcoin negli USA cambino drasticamente.

Se infatti nei primi 100 giorni di amministrazione (entro il 29 aprile) sembra improbabile che Trump possa dare il via libera a tale evento, per la scadenza di fine anno le quote si alzano notevolmente.

Più nel dettaglio gli scommettitori di Polymarket danno il 53% di possibilità che venga approvato un disegno di legge simile negli USA entro il 2025.

Sembra dunque che l’idea di una riserva in Bitcoin possa verosimilmente essere formalmente abbracciata tra maggio e dicembre, e non prima.

 Anche qui come nella scommessa precedente, le quote erano maggiori poco prima dell’insediamento di Trump, ma poi sono scese di qualche punto.

Al contrario però, in questo caso le chance di riuscita sono molto maggiori rispetto a quelle di inizio anno, quando la possibilità di una riserva in Bitcoin era valutata al 42%.

Curioso anche notare come il 23 gennaio le scommesse siano schizzate alle stelle al 73%, sulla scia dell’ordine esecutivo firmato dal Presidente in cui viene promosso l’avanzamento del settore crypto nel Paese.

In particolare Trump avrebbe istituito l’organo “Presidential Working Group on Digital Asset Markets”, con l’obiettivo di consolidare la posizione degli Stati Uniti come leader globale nelle criptovalute.

Questa mossa politica ha tuttavia fatto alzare solo temporaneamente le quotazioni su Polymarket, visto che non si è parlato in modo specifico di Bitcoin.

Indicativamente, la seguente chart tende a salire ogni qualvolta Trump parla di Bitcoin o fa riferimento all’idea di una riserva nazionale in crypto.

Vedremo nei prossimi mesi come evolverà la situazione in relazione all’atteggiamento del Presidente verso questo tema.

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Fonte: https://polymarket.com/event/us-national-bitcoin-reserve-in-2025?tid=1738227914765

Cosa comporterebbe l’introduzione di una riserva USA di Bitcoin?

L’introduzione di una riserva strategica di Bitcoin potrebbe avere effetti molto positivi, non solo per l’economia degli Stati Uniti, ma anche per l’intero mondo crypto.

Tutto dipenderà in prima istanza da quale specifico disegno di legge verrà approvato, qualora l’idea dovesse passare al vaglio della Camera.

La proposta più interessante è sicuramente quella proposta dalla senatrice repubblicana del Wyoming Cynthia Lummis, nota per la sua posizione favorevole a Bitcoin.

In particolare Lummis avrebbe proposto la creazione di una riserva strategica, con l’impegno di stabilire un Bitcoin Purchase Program” di 200.000 BTC all’anno per cinque anni.

Ciò significa che gli Stati Uniti, finanziati parzialmente dalla rivalutazione dell’oro, dovrebbero acquistare complessivamente 1 milione di BTC, pari ad oltre 105 miliardi di dollari.

Questa proposta, attualmente all’esame del Committee on Banking, Housing, and Urban Affairs.avrebbe le potenzialità di ridurre drasticamente il debito pubblico statunitense, qualora Bitcoin continuasse la sua eterna corsa al rialzo.

Michal Saylor di Microstrategy è ampiamente favorevole a questa idea, tanto da credere che potrebbe salvare il dollaro americano dalla svalutazione. Queste le sue parole a riguardo:

“Il modo migliore per proteggere il dollaro è assicurarsi di estinguere il debito e diventare ricchi”.

Ci sono poi altre proposte simili a quelle della Lummis che prendono in considerazione una riserva nazionale di Bitcoin, ma senza un programma di acquisto prestabilito.

In Pennsylvania ad esempio il rappresentate Mike Cabell ha chiesto di poter allocare fino al 10% dei fondi statali in Bitcoin per combattere l’inflazione.

In Arizona si discute del disegno “Arizona Strategic Bitcoin Reserve 24 Act”, già approvato dal Comitato Finanze del Senato, che riprende i tratti del Pennsylvania.

In Texas, invece, si sta considerando lo “Strategic Bitcoin Reserve Act, che mira a creare una riserva speciale al di fuori del bilancio generale dello stato. Questo permetterebbe al Texas di gestire Bitcoin come asset finanziario strategico.

Al momento, Polymarket stima che la legge su Bitcoin come riserva possa essere approvata entro il 2025 con il 55% di probabilità.

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Fonte: https://polymarket.com/event/texas-strategic-bitcoin-reserve-act-signed-in-2025?tid=1738218966769