Tornado Cash rimosso dalla lista nera degli Stati Uniti: decisione della Corte d’Appello

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato la rimozione del servizio di criptovaluta Tornado Cash dalla sua lista delle sanzioni. 

Questa decisione arriva dopo la sentenza della Corte d’Appello statunitense di gennaio, che ha stabilito che gli smart contract immutabili di Tornado Cash non possono essere considerati proprietà di cittadini stranieri. 

Rendendo, di fatto, le sanzioni imposte dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC) non valide.  Il provvedimento ha avuto immediate ripercussioni sul mercato.

Il token nativo della piattaforma, Tornado Cash (TORN), ha registrato un aumento del 60% a seguito della notizia, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di circa 73 milioni di dollari, con un valore interamente diluito vicino ai 140 milioni di dollari.  

Stati Uniti news: il contesto della rimozione di Tornado Cash dalla blacklist  

Tornado Cash è un cryptocurrency mixer, una piattaforma che permette agli utenti di mantenere la privacy sulle loro transazioni di criptovalute. 

Nel 2022, il Tesoro degli Stati Uniti aveva inserito Tornado Cash nella sua lista delle sanzioni, motivando la decisione con il presunto utilizzo della piattaforma da parte di gruppi criminali e organizzazioni per il riciclaggio di denaro.  

L’OFAC, ufficio del Tesoro preposto alla gestione delle sanzioni economiche e commerciali, aveva congelato diversi indirizzi associati a Tornado Cash sulla blockchain di Ethereum, impedendo ufficialmente agli americani di interagire con essi.

Tuttavia, la decisione è stata contestata da sviluppatori e sostenitori della decentralizzazione, sostenendo che gli smart contract autonomi non possono essere considerati entità sanzionabili.  

La svolta è arrivata a gennaio 2024, quando una Corte d’Appello statunitense ha stabilito che gli smart contract di Tornado Cash non sono proprietà di un’entità straniera, pertanto non rientrano nel campo di applicazione dell’OFAC.  

Secondo il pronunciamento della corte, gli smart contract immutabili rappresentano solo una sequenza di codice, senza alcun controllo diretto da parte di individui o gruppi specifici. 

Di conseguenza, il Congresso degli Stati Uniti non ha conferito all’OFAC l’autorità di sanzionare tali contratti autonomi.  

In base a questa nuova interpretazione, il 21 marzo 2024, il Dipartimento del Tesoro ha confermato la rimozione di decine di indirizzi smart contract legati a Tornado Cash dalla sua lista delle sanzioni.  

Le implicazioni della sentenza per il settore delle criptovalute  

La decisione rappresenta un precedente importante per l’intero mondo delle criptovalute e della finanza decentralizzata (DeFi). 

La sentenza potrebbe limitare il raggio d’azione delle autorità di regolamentazione statunitensi nell’imporre sanzioni a strumenti tecnologici autonomi come gli smart contract.  

Gli esperti del settore sottolineano come questo verdetto potrebbe aprire la strada ad altre piattaforme decentralizzate che operano su principi simili. 

Se gli smart contract immutabili non possono essere considerati proprietà di terze parti, diventa più difficile per le istituzioni governative bloccare direttamente il loro utilizzo.  

D’altra parte, questo potrebbe sollevare preoccupazioni sul potenziale utilizzo di Tornado Cash e simili strumenti per finalità illecite. 

La privacy nelle transazioni è spesso un tema controverso, con sostenitori che la vedono come un diritto fondamentale e regolatori che temono possa essere sfruttata per fini illegali.  

La notizia della rimozione di Tornado Cash dalla lista delle sanzioni ha avuto un impatto immediato sul valore del token TORN. Il quale ha registrato una crescita del 60%, secondo i dati di CoinMarketCap.  

Attualmente, TORN ha una capitalizzazione di 73 milioni di dollari, con un valore completamente diluito di circa 140 milioni di dollari

Questa crescita riflette l’ottimismo del mercato in merito alla maggiore libertà operativa che potrebbe seguire alla decisione della Corte d’Appello.  

Molte voci nel panorama delle criptovalute e blockchain hanno accolto positivamente il verdetto. Nello specifico vedendolo come un passo avanti nella tutela dei principi della decentralizzazione e della privacy finanziaria. 

Altri, invece, sottolineano che la rimozione dalla blacklist non significa un’approvazione ufficiale di Tornado Cash da parte del governo statunitense. 

Rimangono infatti aperte le preoccupazioni circa l’utilizzo di strumenti simili per aggirare controlli finanziari e normative anti-riciclaggio (AML).  

Il futuro della regolamentazione sulla finanza decentralizzata  

L’annullamento delle sanzioni contro Tornado Cash potrebbe influenzare anche altre piattaforme DeFi in futuro. 

Le agenzie di regolamentazione potrebbero rivedere il loro approccio verso strumenti tecnologici autonomi come gli smart contract. Portando dunque a nuove strategie di controllo e gestione del rischio.  

Tuttavia, questa decisione dimostra anche quanto sia difficile regolamentare il settore della blockchain senza impedire l’innovazione o limitare i diritti degli utenti alla privacy nelle transazioni finanziarie.  

Sarà cruciale osservare le reazioni delle autorità governative e il modo in cui le normative si evolveranno in risposta a questo importante precedente legale. 
Allo stesso tempo, le aziende e gli sviluppatori coinvolti nella finanza decentralizzata dovranno monitorare attentamente le future decisioni di OFAC e altri enti di regolamentazione per evitare nuove restrizioni o controversie legali.