Binance: domanda di crypto in aumento con Trump

Binance crypto trump

Il CEO di Binance, Richard Teng, sostiene che le politiche di Donald Trump potrebbero essere molto positive per il settore crypto. 

Oggi infatti ha rilasciato alcuni commenti riguardo l’insediamento di Trump che indicano chiaramente ottimismo. 

Il commento del CEO del crypto exchange Binance all’insediamento di Trump

Secondo Teng, l’impatto dell’insediamento di Trump sul mercato crypto sarà sostanzialmente positivo.  

Il CEO del maggiore exchange crypto del mondo sostiene innanzitutto che l’approccio favorevole nei confronti delle criptovalute adottato dalla nuova amministrazione statunitense potrebbe fare da catalizzatore per una maggiore chiarezza normativa, e che ciò a sua volta potrebbe incentivare una più ampia partecipazione ed una sempre maggiore domanda di asset digitali da parte delle istituzioni finanziarie tradizionali. 

Ma la portata di questo cambiamento potrebbe estendersi anche al di fuori degli USA, perchè un tale slancio normativo da parte del maggior mercato crypto del mondo potrebbe fare da apripista per un eventuale adeguamento anche da parte di altri Paesi. 

Tutto ciò potrebbe favorire la creazione di un quadro normativo più coeso per il settore crypto anche a livello globale. 

Secondo Teng ciò che avverrà negli Stati Uniti rappresenterà un punto di svolta per l’intera industria crypto mondiale. 

Ha aggiunto: 

“Se le aspettative del settore saranno soddisfatte, ci attendiamo cambiamenti significativi, con un possibile spostamento del baricentro dell’industria degli asset digitali”. 

Il cambio di direzione

Teng oltretutto sostiene anche che, nonostante sia necessario del tempo perché tutto ciò accada, in realtà già in questo 2025 ci sarebbero le condizioni che indicano che tali sviluppi potrebbero avvenire ad un ritmo accelerato, già nel corso di questo stesso anno. 

Ha detto: 

“L’impatto macroeconomico delle politiche statunitensi è indiscutibile. Un cambio di direzione verso un approccio fortemente favorevole alle criptovalute avrà quasi certamente un effetto domino, influenzando le politiche e le strategie cripto a livello globale, man mano che i governi cercheranno di adattarsi”.

Il primo punto potrebbe essere l’istituzione di una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti, che a detta di Teng rappresenterebbe un nuovo livello di fiducia da parte degli investitori istituzionali e di impegno verso gli asset digitali. 

Inoltre anche al di fuori degli USA Stati Uniti molti governi e banche centrali stanno discutendo del ruolo di Bitcoin e di altre criptovalute nelle proprie riserve nazionali, e ciò evidenzia il crescente interesse istituzionale per questi strumenti finanziari.

Binance: aumenta la domanda per le crypto dopo l’insediamento di Trump

Binance è il maggiore exchange crypto del mondo. 

Fino all’anno scorso era diretto dal suo co-fondatore Changpeng “CZ” Zhao, ma dopo varie vicissitudini avute con il Dipartimento di Giustizia degli USA, CZ ha dovuto dimettersi e lasciare le redini dell’azienda a Teng. 

Binance ha milioni di utenti in tutto il mondo, ed un suo intero ecosistema crypto che comprende anche l’Academy, Research, Charity, DeFi e soluzioni infrastrutturali. 

Nonostante i problemi di carattere legale avuti l’anno scorso, ha mantenuto il suo ruolo di leadership a livello globale nel settore crypto, e pertanto risulta essere un top player di questo settore in grado di fare la differenza. 

Non è un caso che lo stesso Teng ponga l’accento proprio sullo slancio normativo, perchè sono proprio le questioni legali attualmente uno dei maggiori freno all’espansione di questo mercato. 

Binance è praticamente dovuta uscire dal mercato statunitense dopo le vicissitudini legali degli ultimi anni, ma con l’avvento dell’amministrazione Trump non è affatto impossibile immaginare che possa tornare protagonista anche sul maggior mercato finanziario nazionale al mondo. 

Le riforme di Trump

Un primo passo in tal senso in realtà Trump lo ha già fatto, nominando Mark Uyeda presidente ad interim della SEC dopo le dimissioni di Gary Gensler e l’attesa nomina di Paul Atkins.

A dire il vero però ieri, durante il suo giorno di insediamento alla Casa Bianca, non ha detto assolutamente nulla in merito alle criptovalute, nonostante venerdì sera avesse addirittura lanciato una sua memecoin ufficiale. 

Dietro il calo dei prezzi crypto di ieri potrebbe anche esserci un po’ di delusione per il fatto che il nuovo presidente non abbia citato in alcun modo il settore crypto e blockchain nel giorno del suo insediamento. 

Ora ciò che in molti si attendono è proprio l’istituzione di una riserva strategica in Bitcoin, come promesso in campagna elettorale. Nel caso in cui ciò non avvenisse in tempi brevi i mercati crypto potrebbero reagire male, anche perchè sembra che abbiano già ampiamente prezzato questa iniziativa in attesa che diventi realtà. 

Le successive riforme in realtà dovrebbero riguardare più il Congresso che il governo Trump, perchè è al Congresso che si sta giocando la partita normativa. 

Non va dimenticato che gli USA non hanno ancora una normativa specificatamente dedicata alle criptovalute, mentre nella UE ad esempio la nuova normativa MiCA è già entrata in vigore l’anno scorso. 

Il settore crypto si aspetta molto da Trump, e per ora non c’è ragione di credere che le cose andranno molto diversamente.