Ancora oggi mi capita di parlare con investitori, anche professionali, con i quali condivido idee di investimento che seguono una logica di investimento (seppur io abbia a priori un approccio agnostico nei confronti del mercato) e che regolarmente alle prime difficoltà vanno in confusione. Eppure la storia ci insegna che i saliscendi sono inevitabili.
Provate a guardare i grafici storici di aziende leader del mercato come per esempio Amazon e vedrete quante volte hanno corretto del 30-40% nella loro storia, piuttosto che settori come la biotecnologia o la robotica o altri mega trend tanto in voga adesso.
Ecco perché non mi preoccupo se vedo delle correzioni anche importanti su certi settori che ritengo possano essere oggettivamente interessanti per il futuro.
Uno di questi è la clean energy che, benchè adesso sia certamente in sofferenza, ha scontato una grande risalita dei prezzi e quindi le prese di beneficio, che ora fanno paura agli investitori dell’ultimo momento, erano certamente da mettere in conto.
Eppure, nonostante questo, non mi sembra che il trend si stia invertendo. Anzi, lo stimolo al passaggio ecologico per l’utilizzo dell’energia (vedi la svolta verso la decarbonizzazione voluta da Biden) e le ultime trimestrali ci dicono che è andata bene con multipli di settore assolutamente decorosi.
Ecco perchè questa debolezza andrebbe sfruttata per incrementare la posizione (che consiglio tra il 3 e il 5% a seconda del grado di rischio) o per lo meno mediare il prezzo, in linea con quanto concordato all’inizio dell’investimento.
Pur tuttavia, il timore di sbagliare e di perdere ancora più soldi ci attanaglia bloccandoci quando addirittura non ci spinge a vendere in perdita per poi pentirci in un secondo momento.
Eppure non torniamo dalle vacanze al mare se i primi due giorni abbiamo brutto tempo, perchè siamo preparati ad un evento avverso.
Un altro settore che sta correggendo per diversi motivi è l’azionario cinese, ma anche in questo caso ritengo che non possa mancare nel portafoglio un’asset class che rappresenta un Paese che sta creando un mercato dei capitali sempre più efficiente con una banca centrale molto attenta ad evitare che si generino bolle come nel passato.
Un’altra parte dei listini azionari che sta vedendo degli storni importanti è il settore Growth, nel quale c’è di tutto, dalle società più dinamiche e innovative fino a dei veri e propri abbagli.
In conclusione e con la premessa che chi legge i miei aggiornamenti mensili sa che attendevamo questa rotazione già da un po’, non solo non ci stupiamo ma ribadiamo un concetto molto semplice. Quella in corso è un’ottima “Buying opportunity” con acquisti che, in alcuni casi, sono già diventati molto interessanti.
A cura di Michele De Michelis, Responsabile investimenti di Frame AM