L’aggiornamento denominato “Chrysalis” del protocollo di IOTA è terminato, tanto che molti exchange stanno riaprendo depositi e prelievi.
The IOTA Network Upgrade is complete on #bitfinex.
Deposits and withdrawals of @iota are now available.Learn more about the IOTA Chrysalis upgradehttps://t.co/Af2glSpxw7 pic.twitter.com/xjZxe9qdtz
— Bitfinex (@bitfinex) May 17, 2021
Chrysalis è un aggiornamento molto importante perché rilancia il progetto IOTA con una sorta di “nuova alba“. Basti pensare che il token MIOTA non ha ancora superato il massimo valore storico di 5,25$ fatto registrare il 19 dicembre del 2017.
Anzi, il prezzo attuale è ancora molto più basso (sotto i 2$), e addirittura fino a febbraio era precipitato sotto gli 0,5$.
Tuttavia questo aggiornamento è stato in grado, fin dal suo annuncio, di far risalire il prezzo di MIOTA prima fino a quasi 1,5$ a metà febbraio, e poi fino ad un picco annuale di 2,5$ a metà aprile. Rispetto a 12 mesi fa vale l’870% in più, mentre rispetto al massimo storico di dicembre 2017 vale ancora il 62% in meno.
L’anno scorso il progetto fece segnare una notevole battuta di arresto, a causa di un grave problema che ha richiesto molto lavoro per essere risolto ed un aggiornamento radicale per rimettere in corsa il progetto.
Chrysalis di fatto è l’aggiornamento più ampio in tutta la storia del progetto IOTA, e tocca tutti gli aspetti del protocollo, delle librerie ai wallet, passando anche per le implementazioni software sviluppate dalla Fondazione IOTA.
L’obiettivo ora è quello di sviluppare nuove innovazioni come Automated Market Maker scalabili, piattaforme finanziarie decentralizzate, oracoli e startup basate su smart contract.
Di fatto cambia anche la prospettiva “industriale” del progetto, che sembra rifocalizzarsi sulla finanza, piuttosto che per l’appunto sull’industria, come invece era in origine.
I vantaggi dell’aggiornamento Chrysalis su IOTA
Chrysalis è stato lanciato definitivamente a fine aprile ed ora tutto sembra funzionare correttamente.
Uno dei punti di forza di IOTA è sempre stato il consumo energetico molto ridotto, con un numero molto elevato di transazioni eseguibili, senza costi di commissione.
IOTA infatti è progettato per essere leggero, tanto che ad esempio un intero nodo Hornet può essere eseguito anche su dispositivi a bassa potenza come Raspberry Pis. Inoltre Chrysalis introduce un’ulteriore riduzione dei consumi energetici compresa tra il 33% e il 95%.
IOTA oltretutto non si basa su blockchain, ma su Tangle, ed è proprio questo che riduce enormemente i consumi energetici della rete nel suo complesso, pur garantendo prestazioni elevate.
Ora bisognerà però vedere se il progetto sarà in grado di superare del tutto i problemi del passato, e reinventarsi come piattaforma di base economica e veloce per progetti di finanza decentralizzata.
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