CZ critica il processo di listing dei token su Binance: è ora di un cambiamento per i CEX?

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Changpeng Zhao, ex CEO di Binance, ha dichiarato che il processo di listing dei token sugli exchange centralizzati (CEX) è difettoso. Secondo lui, una maggiore automazione, simile a quella dei DEX, potrebbe prevenire speculazioni e migliorare l’equità del mercato.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

L’ex CEO di Binance evidenzia le lacune nei metodi di listing dei tokens degli exchange centralizzati (CEX) 

Come anticipato, Changpeng Zhao (CZ), co-fondatore ed ex CEO di Binance, ha recentemente messo in discussione il processo di listing dei token sugli exchange centralizzati (CEX), definendolo imperfetto e bisognoso di riforme.

Secondo CZ, il sistema attuale presenta vulnerabilità che possono favorire manipolazioni di mercato. 

In particolare, evidenzia come il breve intervallo tra l’annuncio di una listing e la sua effettiva attuazione consenta ai trader più esperti di speculare sulle piattaforme decentralizzate (DEX), causando sbalzi di prezzo significativi.

Infatti, quando un nuovo token viene quotato su un CEX come Binance, il mercato reagisce immediatamente. 

L’annuncio genera aspettative, facendo schizzare il prezzo delle criptovalute sui DEX, dove gli investitori più veloci riescono ad acquistarla prima che venga quotata ufficialmente.

Nel giro di poche ore, molti di questi trader rivendono i token una volta che sono disponibili sugli exchange centralizzati, generando una forte pressione di vendita e spesso causando cali di prezzo drastici. 

Questo fenomeno si è verificato di recente con il token TST, un asset nato per scopi di test sulla BNB Chain e che, nonostante non fosse destinato al trading, ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 489 milioni di dollari prima di crollare di oltre il 50%.

I vantaggi di un sistema di listing automatizzato

Per affrontare questo problema, CZ suggerisce di riformare il sistema di listing dei CEX ispirandosi ai meccanismi automatici degli exchange decentralizzati. 

In particolare, propone un modello in cui la listing dei token avvenga in modo più trasparente e senza interventi manuali, riducendo così il rischio di speculazioni e manipolazioni.

Secondo lui, l’adozione di un sistema di listing automatizzato potrebbe offrire diversi vantaggi. Come una maggiore equità, in quanto tutti gli investitori avrebbero accesso alle informazioni nello stesso momento.

Inoltre, ci sarebbero meno manipolazioni poiché si ridurrebbero le operazioni speculative che sfruttano l’attuale sistema di preannuncio e processi più efficienti. 

Eliminando infatti l’intervento manuale, i CEX potrebbero migliorare la rapidità e la trasparenza delle loro operazioni.

Tuttavia, CZ ha anche precisato che non ha più alcun ruolo attivo nelle decisioni di Binance, lasciando quindi le redini ai nuovi dirigenti dell’exchange per apportare eventuali modifiche.

Il caso TST e l’effetto degli ‘influencer’ sulle criptovalute

Come accennato, l’esempio del token TST dimostra quanto il mercato delle criptovalute sia influenzato dalle dinamiche sociali. 

Il nome del token era stato menzionato per pochi secondi in un video tutorial sulla piattaforma BNB Chain, ma questa breve esposizione è bastata per scatenare una speculazione massiccia.

Influencer cinesi hanno iniziato a promuovere il token, portandolo rapidamente a una capitalizzazione record prima del crollo. 

Questo evento ha acceso il dibattito sulla necessità di regolamentare meglio la diffusione di informazioni riguardanti nuove criptovalute per prevenire fenomeni simili in futuro.

Ad ogni modo, oltre alle riforme proposte da CZ, alcuni esperti ritengono che il futuro delle criptovalute potrebbe muoversi verso metodi di distribuzione più equi. Riducendo così l’importanza delle quotazioni centralizzate.

Un esempio recente è il lancio del token Hyperliquid (HYPE), che ha inaugurato un nuovo paradigma nel settore. 

Anziché essere quotato su un exchange centralizzato, HYPE è stato distribuito attraverso un airdrop decentralizzato direttamente sulla blockchain, coinvolgendo la comunità in modo più equo e trasparente.

Questa strategia ha attirato l’attenzione di molti analisti, che vedono in essa un’alternativa valida ai processi di listing tradizionali, spesso criticati per essere opachi e facilmente manipolabili.