
Il 21 ottobre 2025, il co-fondatore di Polygon, Sandeep Nailwal, ha rivolto critiche pubbliche alla Fondazione Ethereum, dichiarando che la sua fiducia verso Ethereum si sta indebolendo a causa della mancanza di sostegno per il suo team.
Nailwal ha scritto su X che la Fondazione Ethereum non ha fornito “alcun supporto diretto” a Polygon, nonostante il ruolo chiave del progetto nella scalabilità della rete Ethereum. Polygon opera come soluzione Layer 2 per Ethereum, contribuendo ad aumentare l’efficienza e ridurre i costi di transazione sulla rete principale.
Il co-fondatore ha sottolineato che la comunità Ethereum tende spesso a sminuire il lavoro di Polygon, non riconoscendo pienamente il suo status di Layer 2, nonostante il supporto di alcune delle applicazioni più grandi e utilizzate su Ethereum.
Nailwal ha inoltre evidenziato come la comunità Ethereum sia diventata in qualche modo isolata. Pur mantenendo il legame con Ethereum, l’ecosistema di Polygon, incluso Katana e XLayer, viene percepito come indipendente dai progressi della rete principale.
Secondo il CEO della Polygon Foundation, il valore di mercato di Polygon potrebbe essere significativamente più alto. Ha stimato che, posizionandosi come una catena di livello 1 indipendente, il valore potrebbe risultare “da due a cinque volte superiore“, rompendo i legami con Ethereum.
Preoccupazioni simili da altri sviluppatori
Andre Cronje, co-fondatore di Sonic Labs, ha espresso preoccupazioni simili a quelle di Sandeep Nailwal, lamentando di aver speso oltre 700 ETH per sviluppare su Ethereum senza supporto dalla Fondazione Ethereum.
A differenza dei nuovi progetti Sonic, che ricevono aiuti finanziari e tecnici, Cronje evidenzia una disparità nel supporto agli sviluppatori.
Le sue parole si inseriscono in un dibattito tra i contributori di Ethereum, che criticano i criteri di assegnazione delle sovvenzioni e il riconoscimento nell’ecosistema.
Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha risposto su X, lodando Nailwal e Polygon per il loro contributo, in particolare per il lavoro su tecnologie zero-knowledge e l’AggLayer per scalare Ethereum.
Ha riconosciuto l’impatto di Nailwal in iniziative come Balvi e CryptoRelief, e il ruolo di Polygon come host di Polymarket.
Buterin ha osservato che Polygon manca di un sistema di verifica completo, essenziale per un Layer 2, suggerendo che i progressi in ZK potrebbero garantire maggiore sicurezza e costi di verifica minimi (0,0001 dollari per transazione).
Il dibattito rivela tensioni sull’equità del supporto ai progetti Layer 2 nell’ecosistema Ethereum, con Nailwal che non ha ancora replicato alle osservazioni tecniche di Buterin.
In un contesto più ampio, la vicenda di Polygon ricorda come progetti emergenti come PepeNode stiano guadagnando attenzione, puntando a scalabilità reale e utilità tangibile nella nuova generazione di piattaforme blockchain.

PepeNode ($PEPENODE) è una meme coin su Ethereum, che introduce un innovativo sistema “mine-to-earn” gamificato. In prevendita, ha raccolto 1,9 milioni di dollari a un prezzo di 0,0011094 dollari per token.
Gli investitori possono acquistare $PEPENODE tramite il sito ufficiale, utilizzando wallet come Best Wallet e pagamenti in ETH, BNB, USDT o carta di credito.
La piattaforma permette di minare virtualmente, costruendo rig e ottimizzando Miner Nodes in server room personalizzabili, senza necessità di hardware costoso.
Offre un APY di staking del 2.700%, bonus referral del 2% e un meccanismo deflattivo che brucia il 70% dei token spesi, incrementando la scarsità.
Gli analisti stimano un prezzo di 0,0023 dollari nel 2025 (+124%) e 0,0244 dollari nel 2030, pur con rischi di volatilità.
Con gamification, ricompense cross-token e tokenomics avanzate, PepeNode si candida come una gemma crypto per il 2025, attraendo degens e gamer.