Eugenio Sartorelli, membro del board di Siat e strategist di Investimentivincenti.it, spiega cosa emerge attualmente dall’analisi di alcuni alcuni indicatori desunti dal mercato delle opzioni sull’indice S&P 500.
Il mercato delle opzioni è un mercato formato da specialisti, i quali si posizionano in funzione di anticipare cosa potranno fare (o non fare) i mercati sottostanti. E il mercato Usa è quello dove si concentrano i maggiori volumi delle opzioni.
Indice di volatilità implicita VVix (dati giornalieri a partire da inizio 2025 e sino alla chiusura del 22 dicembre)

Questo indicatore ha il classico andamento contrarian rispetto all’indice S&P500 e è un “amplificatore” del Vix, essendo legato alle opzioni sull’indice di volatilità.
Il VVix ha avuto un deciso calo dal massimo del 20 novembre (si veda freccia blu) con valori che sono scesi sino alla media di lungo periodo; dal 17 dicembre (freccia azzurra) si è poi avuto un ulteriore calo con valori su minimi annuali. In contemporanea, l’indice S&P500 è salito com buona intensità dal minimo del 20 novembre (freccia rossa) e, sulla base di questo grafico, potrebbe puntare ai massimi intorno a 7000 punti attesi da molti operatori.
Da ultimo vediamo un indicatore sintetico di sentiment (di mia creazione), che tiene conto di numerosi fattori, soprattutto legati al mondo delle opzioni e della loro correlazione con l’indice S&P500.

Si può notare come questo indicatore segua spesso (ma non sempre) le fasi cicliche dell’S&P500 e quando non la segue vi sono dei segnali discordanti (divergenze).
Nel grafico sopra è stato evidenziato come dal minimo del 25 novembre (freccia verde) vi sia stata una lateralità di questo indicatore e solo da pochi giorni è in atto una crescita. Il grafico ci dice che il sentiment è in ulteriore miglioramento per l’indice S&P500 che, anche se in una fase di lateralità su livelli elevati, potrebbe trovare lo spunto per aggiornare i massimi assoluti.
