Dopo il recente sell-off su Monero, il cambio XMR/USDT mostra segnali di rimbalzo con gli operatori che valutano se si tratti di un recupero tecnico o dell’inizio di una base.
Monero (XMR/USDT): pressione ribassista ancora dominante, ma i compratori iniziano a farsi vedere
La struttura di fondo su XMR resta chiaramente ribassista sul daily, con il prezzo inchiodato sotto tutte le medie principali e un sentiment di mercato generale in Extreme Fear.
Allo stesso tempo, però, il rimbalzo delle ultime ore su time frame intraday mostra che i compratori stanno iniziando a difendere l’area 115–120 USDT. Il punto chiave ora è capire se siamo davanti a un semplice rimbalzo in un trend ribassista o ai primi segnali di costruzione di una base.
La forza dominante, ad oggi, resta quella dei venditori sul daily, mentre su H1 e 15m è in atto un tentativo di recupero che può offrire spunti tattici, ma che non ha ancora cambiato il quadro di medio periodo.
Contesto daily (D1): trend ribassista strutturale
Prezzo e medie mobili (EMAs)
– Close D1: 118,7 USDT
– EMA 20: 130,53 USDT
– EMA 50: 143,65 USDT
– EMA 200: 154,49 USDT
Qui il quadro è chiaro: prezzo sotto tutte le medie, con le curve inclinate verso il basso. La 20 giorni è già parecchio distante dal prezzo, segnale che la discesa è stata decisa e continua.
Cosa implica: il mercato sta ancora prezzando una fase di debolezza di medio periodo. Inoltre, ogni rimbalzo, finché il prezzo resta sotto la 20 e la 50, va considerato prima di tutto come potenziale pullback in trend ribassista.
RSI daily (14): 38,32
L’RSI si muove in zona bassa, ma non ancora in ipervenduto vero e proprio.
Cosa implica: il movimento ribassista è stato forte, ma non estremizzato al punto da suggerire un esaurimento netto della spinta dei venditori. C’è spazio, tecnicamente, sia per un ulteriore affondo che per un rimbalzo tecnico.
MACD daily
– Linea MACD: -9,66
– Signal: -8,97
– Istogramma: -0,69
Il MACD resta sotto lo zero e la linea è leggermente sotto il segnale, con istogramma ancora negativo ma in lieve riduzione.
Cosa implica: il contesto resta ribassista, ma la fase di spinta più violenta sembra già alle spalle. Il fatto che l’istogramma non stia allargando indica che la forza della discesa potrebbe iniziare ad attenuarsi, aprendo la porta a fasi di consolidamento o respiri al rialzo.
Bande di Bollinger daily
– Banda centrale: 133,10 USDT
– Banda superiore: 173,11 USDT
– Banda inferiore: 93,10 USDT
– Prezzo attuale: 118,7 USDT
Il prezzo è sotto la banda mediana, ma non schiacciato sulla banda inferiore.
Cosa implica: il mercato resta nella metà bassa del range di volatilità, coerente con un trend ribassista, ma non è in una fase di panico estremo. C’è ancora margine, graficamente, per movimenti bruschi sia in direzione dei 100 USDT che verso un rientro verso la banda centrale.
ATR daily (14): 10,34
Un range medio giornaliero nell’ordine dei 10 USDT.
Cosa implica: la volatilità è significativa ma non esplosiva. Per chi imposta stop e target sul daily, parliamo facilmente di movimenti di 8–12 USDT in una singola giornata, da tenere in conto nella gestione della size.
Pivot point daily
– Pivot centrale (PP): 116,23 USDT
– Resistenza 1 (R1): 122,07 USDT
– Supporto 1 (S1): 112,87 USDT
Il prezzo sta tradando leggermente sopra il pivot giornaliero.
Cosa implica: sul daily la pressione resta ribassista, ma sul giorno in corso i compratori stanno provando a prendere campo sopra il livello di equilibrio intraday (PP). L’area 116–117 USDT è il primo livello da monitorare per capire se questo tentativo regge.
Regime daily: bearish
Il sistema di regime conferma un’impostazione ribassista di fondo.
Cosa implica: lo scenario principale da cui partire resta quello di vendite sui rimbalzi, finché non vediamo una riconquista convincente delle medie principali.
H1: rimbalzo tecnico in un contesto ancora fragile
Sul time frame orario, il quadro si fa più sfumato: il trend di fondo resta pesante, ma si intravede una fase di reazione.
Prezzo e medie mobili (H1)
– Close H1: 118,7 USDT
– EMA 20: 115,86 USDT
– EMA 50: 118,31 USDT
– EMA 200: 122,02 USDT
Il prezzo è tornato sopra la 20 e sta testando dall’alto la 50, ma resta chiaramente sotto la 200.
Cosa implica: sul breve sta prendendo forma un tentativo di inversione di breve, ma finché la 200 oraria rimane sopra il prezzo, il movimento va letto come rimbalzo all’interno di un contesto ancora dominato dai venditori.
RSI H1: 56,78
L’RSI è sopra la soglia neutrale, ma non in eccesso.
Cosa implica: il rimbalzo ha una buona forza relativa, ma non è ancora tirato. I compratori hanno margine per spingere ancora, ma un’accelerazione troppo rapida da qui rischierebbe di sfociare in un’altra gamba di prese di profitto.
MACD H1
– Linea MACD: -1,71
– Signal: -2,00
– Istogramma: +0,29
Istogramma tornato positivo con linea che risale verso lo zero.
Cosa implica: il momentum ribassista sul breve si è indebolito e si sta trasformando in un tentativo di ripartenza. È tipico di un rimbalzo in atto dopo un eccesso di vendita su time frame più bassi.
Bande di Bollinger H1
– Centro banda: 116,28 USDT
– Banda superiore: 124,46 USDT
– Banda inferiore: 108,10 USDT
– Prezzo: 118,7 USDT
Il prezzo è tornato sopra la banda centrale, muovendosi nella metà alta del canale.
Cosa implica: la pressione si è spostata verso l’alto sul breve. Inoltre, finché XMR rimane sopra la linea centrale delle bande H1, il rimbalzo ha ancora struttura.
ATR H1 (14): 3,77
Cosa implica: movimenti orari medi nell’ordine di 3–4 USDT implicano uno scenario intraday ancora vivace. Chi fa trading di breve deve accettare swing rapidi e falsi breakout più frequenti.
Pivot H1
– PP: 117,40 USDT
– R1: 120,90 USDT
– S1: 115,20 USDT
Il prezzo sta lavorando sopra il pivot orario e punta l’area di R1.
Cosa implica: sul brevissimo, i compratori sono in controllo del range orario. Una tenuta sopra 117,4 USDT mantiene vivo lo scenario di spinta verso 120,9–121 USDT.
Regime H1: neutral
Cosa implica: il mercato sul breve non ha ancora scelto chiaramente se trasformare il rimbalzo in una vera inversione intraday o se usarlo come occasione per nuove vendite.
15 minuti: euforia di breve, occhio agli eccessi
Il 15 minuti mostra la parte più aggressiva del movimento in atto.
Prezzo e medie mobili (m15)
– Close m15: 118,7 USDT
– EMA 20: 114,02 USDT
– EMA 50: 114,50 USDT
– EMA 200: 118,12 USDT
Il prezzo è sopra tutte le medie, con la 20 che ha incrociato forte al rialzo sia la 50 sia la 200, a cui si sta avvicinando sempre più.
Cosa implica: il brevissimo termine è passato chiaramente in mano ai compratori. Siamo però in una fase già tirata in alto rispetto alle medie, quindi aumentano le probabilità di pullback improvvisi.
RSI m15: 71,14
RSI oltre 70.
Cosa implica: il movimento rialzista intraday è stato rapido e aggressivo. Qui il rischio non è un’inversione di lungo, ma prese di profitto veloci che possono scaricare 3–5 USDT in poco tempo.
MACD m15
– Linea MACD: +0,71
– Signal: +0,11
– Istogramma: +0,60
Momentum chiaramente positivo e in espansione.
Cosa implica: la gamba di rialzo di brevissimo è ancora in corso. Finché l’istogramma resta positivo e non vediamo divergenze con l’RSI, i compratori hanno il vantaggio nel brevissimo.
Bande di Bollinger m15
– Centro banda: 113,61 USDT
– Banda superiore: 116,71 USDT
– Banda inferiore: 110,52 USDT
– Prezzo: 118,7 USDT (sopra la banda superiore)
Il prezzo ha rotto oltre la banda superiore.
Cosa implica: segnale tipico di breakout di breve: il mercato sta correndo più del normale. È un’indicazione di forza, ma quando persiste troppo spesso anticipa fasi di riassorbimento o lateralità per smaltire l’eccesso.
ATR m15 (14): 2,06
Cosa implica: swing medi di 2 USDT ogni 15 minuti rendono pericolosi ingressi troppo tardivi. Chi entra inseguendo il movimento rischia di essere colpito da rientri rapidi contro posizione.
Pivot m15
– PP: 117,77 USDT
– R1: 120,53 USDT
– S1: 115,93 USDT
Il prezzo è appena sopra il pivot di breve e sotto R1.
Cosa implica: zona 117,5–118 USDT fa da primo supporto intraday. Un eventuale spike verso 120,5–121 USDT potrebbe rappresentare il classico punto in cui chi è entrato basso prende profitto.
Regime m15: neutral ma con momentum a favore dei compratori.
Cosa implica: tatticamente il flusso è rialzista, ma il sistema non riconosce ancora un trend solido e strutturato: più un movimento impulsivo che una nuova tendenza.
Scenario rialzista: rimbalzo in estensione, ma ancora contro-trend
Per parlare di uno scenario rialzista credibile, bisogna distinguere tra il rimbalzo tecnico (già in corso) e un possibile cambio di struttura sul daily (che ancora non c’è).
Cosa dovrebbe succedere:
– Tenuta sopra 116–117 USDT (pivot D1 e H1) come base di appoggio.
– Estensione del movimento verso R1 H1 120,9–121 USDT e successivamente verso la fascia 125–130 USDT.
– Rientro del prezzo sopra la banda centrale di Bollinger daily (133 USDT) e soprattutto recupero dell’EMA 20 daily (130,5–131 circa).
Livelli chiave rialzisti da monitorare
– 120,9–121 USDT: primo banco di prova del rimbalzo intraday (R1 H1 / R1 m15).
– 125–130 USDT: zona di possibile congestione e prese di profitto importanti.
– 130,5–133 USDT: riconquista di EMA 20 D1 più banda centrale Bollinger D1, primo vero segnale che il trend ribassista sta perdendo solidità.
Segnali di conferma
– RSI daily che risale verso area 45–50, mostrando alleggerimento della pressione di vendita.
– MACD daily che riduce ancora il gap negativo e si avvicina allo zero.
– Su H1, prezzo che si stabilizza sopra la 200 oraria (~122 USDT) e la usa come supporto.
Invalidazione dello scenario rialzista
– Discesa e chiusure orarie sotto 115 USDT (S1 H1) con RSI H1 che torna sotto 45.
– Rottura convinta di 112,8–113 USDT (S1 D1) con aumento dell’ATR e allargamento delle bande verso il basso.
In questo caso il rimbalzo verrebbe archiviato come un classico “dead cat” in un trend ribassista ancora sano dal punto di vista dei venditori.
Scenario ribassista: nuova gamba verso i minimi del canale
Lo scenario ribassista resta quello di base sul daily.
Cosa potrebbe innescarlo:
– Fallimento del rimbalzo nell’area 120–121 USDT o, al massimo, nella fascia 125–130 USDT.
– Divergenze ribassiste su H1 e m15 (prezzi che fanno massimi uguali o leggermente superiori, mentre RSI e MACD iniziano a cedere).
– Ritorno del prezzo sotto il pivot daily 116,23 USDT e successivamente sotto 112,8–113 USDT.
Obiettivi ribassisti plausibili
– Zona 110–112 USDT: primo target naturale in caso di rottura di S1 D1.
– 100–102 USDT: livello psicologico tondo e area vicino al 50% inferiore del canale di Bollinger.
– In caso di panic selling, non si può escludere un affondo verso 95–97 USDT, vicino alla banda inferiore daily (93,1 come riferimento teorico).
Segnali di forza per i venditori
– RSI daily che rimane stabilmente sotto 40 e non riesce a rimbalzare.
– MACD daily che torna ad allargare l’istogramma in negativo.
– Su H1, prezzo di nuovo sotto la 20 e 50 con la 200 che resta nettamente sopra, fungendo da “tetto” invalicabile.
Invalidazione dello scenario ribassista di medio termine
– Chiusure daily stabili sopra EMA 20 (130+ USDT) per più giorni consecutivi.
– Successiva riconquista dell’area 140–145 USDT (verso EMA 50), con RSI D1 che torna stabilmente in area 50–55.
Finché questi elementi non si materializzano, la lettura di fondo resta quella di un mercato in fase di distribuzione post-rimbalzo dentro un trend ribassista.
Come leggere il contesto attuale se fai trading su XMR/USDT
Siamo in una situazione classica di conflitto tra time frame:
– Daily ribassista e ancora sotto pressione.
– H1 e m15 in fase di rimbalzo con momentum a favore dei compratori.
Questo significa che:
– Le occasioni long sono per ora tattiche, contro-trend rispetto al daily, e richiedono gestione stretta del rischio.
– Ogni estensione del rimbalzo verso le aree di resistenza (120–121 USDT e 125–130 USDT) può trasformarsi velocemente in zona di nuove vendite.
Con la volatilità attuale (ATR elevati su tutti i time frame) e un sentiment di mercato generale in Extreme Fear, i falsi segnali sono dietro l’angolo. Breakout che sembrano solidi possono essere riassorbiti in poche ore.
Per chi guarda al daily, il focus dovrebbe restare su:
– Tenuta di 112–115 USDT come difesa dei compratori.
– Riconquista di 130–133 USDT come primo vero segnale di cambio di passo.
Fino a quando il prezzo rimane intrappolato tra questi due blocchi di prezzo, il mercato resta a rischio di scossoni bidirezionali. Di conseguenza, le strategie più sensate sono quelle che tengono conto di stop-loss tecnici chiari e size proporzionate alla volatilità attuale.
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In sintesi, Monero si trova in una fase di rimbalzo intraday dentro un contesto daily ancora fragile, in cui la gestione prudente del rischio resta centrale per chi opera sul cambio XMR/USDT.
