Il prezzo di Monero (XMR) è salito del 12% in sole 6 ore, registrando una costante volatilità tra pump&dump. Infatti, osservando il grafico, è possibile notare come il trend rialzista di XMR sia costituito da ripetuti cambi di prezzo intermedi.
Le costanti del prezzo di Monero
Secondo un report, l’attività finanziaria di Monero in termini di variazione tra valore più basso e quello più alto in un determinato periodo, sembra esser stata costantemente di 229,18%.
In pratica, è come se la differenza tra prezzo più basso e quello più alto di XMR registrato nell’ultima settimana fosse del 229,18%, ma anche tra i prezzi dell’ultimo mese è stato del 229,18% e, lo stesso per l’ultimo trimestre.
Questo trend della crypto della privacy, non ha ancora portato il prezzo di XMR a toccare il suo massimo storico di sempre di 425$, raggiunto nel gennaio 2018. Al momento, XMR ha appena visto un pump di prezzo del 12% in sole 6 ore, rimanendo tra le prime 30 crypto più forti per capitalizzazione di mercato.
Monero inserito in un attacco a Microsoft Exchange
Dando uno sguardo alle ultime news riguardanti Monero, è stata diffusa la notizia dell’inserimento di un cryptominer di Monero per colpire il software del server di posta Microsoft Exchange.
In pratica, un aggressore sconosciuto sembra abbia sfruttato le vulnerabilità, note come ProxyLogon, per inserire Monero sui server Exchange e compromettere il carico utile ospitato.
Ecco come il report descrive la situazione iniziata nel mese scorso:
“Sophos si è imbattuta in quello che ha definito un “attacco insolito” che ha preso di mira i server Exchange di un suo cliente mentre stava ispezionando la telemetria. La blockchain di Monero mostra che il portafoglio ha iniziato a ricevere fondi il 9 marzo, che è il Patch Tuesday quando Microsoft ha rilasciato gli aggiornamenti di Exchange.”
Senza entrare nella descrizione tecnica dell’attacco, tra le dichiarazioni degli esperti ecco un’affermazione generale:
“Ciò che rende questo esempio interessante è che, avendo violato uno di questi server Exchange, l’attaccante ha messo in scena un pacchetto di cryptomining su di esso e, quando ha violato altri server Exchange, ha semplicemente recuperato il pacchetto dalla posizione in scena”.
L’alto livello di privacy offerta dal progetto Monero, può anche essere un fattore chiave spesso ricercato dai criminali del web. Proprio per questo, non solo aziende ma anche i Paesi cercano di starne alla larga.
A inizio febbraio 2021, ad esempio, la Corea del Sud aveva emesso una nuova regolamentazione sugli asset digitali, vietando ai crypto-exchange tutti gli scambi in Monero e le altre, secondo lui, “dark coin”.
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