La crypto Solana (SOL) è una delle prime venti al mondo per capitalizzazione di mercato.
Ha esordito sui mercati solamente un anno fa, con un prezzo di poco inferiore ad 1$, e per tutto il corso del 2020 non aveva mai superato i 5$.
Anzi, a dicembre 2020 era tornata sotto i 2$, ma a partire da febbraio 2021 il prezzo si è impennato, prima raggiungendo i 17$ nell’ultima settimana di febbraio, e poi, dopo una breve correzione fino a 13$, salendo fino al massimo di sempre a quasi 36$ ieri.
In altre parole nel corso del 2021 ha guadagnato più del 2.200$ in tre mesi e mezzo.
Ora ha una capitalizzazione di mercato di circa 8 miliardi di dollari, che la pone sopra Neo e Monero, ma sotto a Tron e Filecoin.
La particolarità di questa blockchain è l’utilizzo dell’algoritmo di consenso Proof of History (PoH), ovvero una soluzione sviluppata del team di Project Solana per eliminare definitivamente i problemi legati alla veridicità dei timestamp in un network distribuito.
Infatti le altre blockchain risolvono il problema del timestamp affidandosi a soluzioni di temporizzazione di terze parti, affidabili ma centralizzate, oppure calcolando un timestamp medio
Proof of History invece dimostra che un evento è avvenuto in un certo lasso di tempo dopo un altro evento, ma prima di un altro ancora.
Non solo crypto: la blockchain di Solana
Questa soluzione consente di gestire molte transazioni con costi molto economici, tanto che Tether ha deciso tempo fa di emettere token USDt anche su Solana, visto che sono possibili anche 50.000 transazioni al secondo, con fee inferiori ad un millesimo di dollaro per transazione.
Solana oltretutto non è solamente una blockchain super veloce basata su un semplice layer 1, ma è stata progettata espressamente per consentire il funzionamento ottimale di dApp, e possiede un suo marketplace decentralizzato. La possibilità di utilizzare USDT per fare acquisti su un marketplace ha sicuramente molto potenziale, ed anche per questo il progetto sta riscuotendo un certo successo.
Fino ad oggi sulla blockchain di Solana sono già state registrate oltre 15 miliardi di transazioni, ad un ritmo costantemente superiore alle 550 transazioni al secondo. Ad esempio sulla blockchain di Bitcoin nelle ultime 24 ore sono state registrate in media 3 transazioni al secondo, mentre su quella di Ethereum sono state circa 17.
In altre parole si tratta di una blockchain di terza generazione ad alte prestazioni on-chain, e visto che è già in uso ad esempio per gli scambi di USDt, anche gli investitori hanno iniziato ad interessarsene.
In teoria il progetto Solana vorrebbe essere una vera e propria alternativa ad Ethereum, sebbene ad oggi non sia riuscito nemmeno a scalfire il predominio di quest’ultima sul mercato delle dApp e soprattutto della DeFi. Tuttavia si tratta di un progetto ancora molto giovane, ed in forte crescita, pertanto con il tempo potrebbe anche acquisire importanza e, forse, iniziare ad impensierire Ethereum.
In particolare a marzo ha annunciato che i due exchange crypto OKEx e MXC stavano investendo 40 milioni di dollari per avviare sviluppi proprio sulla sua blockchain, visto che, date le sue caratteristiche, si presta particolarmente bene proprio alla creazione di exchange decentralizzati. Il fatto che, di recente, un DEX basato su Binance Smart Chain (PancakeSwap) sia riuscito ad arrivare a sfidare il DEX più utilizzato al mondo su Ethereum (Uniswap) mostra che vi sia effettivamente spazio anche per i DEX che non sono basati su Ethereum.
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