Investimenti settoriali: utility sotto la lente di Ubs GWM

Secondo Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, l’attuale ondata di investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale sta generando un effetto a catena sul comparto energetico globale. «La nuova ondata di spesa in conto capitale per l’AI sta sostenendo la domanda di generazione elettrica», ha spiegato Haefele, evidenziando come la corsa dei data center stia mettendo a dura prova le infrastrutture esistenti e stimolando una nuova stagione di investimenti pluriennali.

Negli Stati Uniti, l’utility PG&E ha annunciato un piano da 73 miliardi di dollari entro il 2030 per ammodernare la rete e rispondere all’aumento della domanda energetica proveniente dai data center. Allo stesso tempo, Vistra ha firmato un contratto ventennale per la vendita di 1.200 megawatt di energia nucleare a un grande cliente, presumibilmente un operatore di centri dati.

La tendenza è chiara: la domanda di elettricità raggiungerà nuovi record nel 2025 e nel 2026, secondo la US Energy Information Administration. Per fronteggiare le tensioni sulla rete, il governo americano è pronto a intervenire con poteri d’emergenza per posticipare la chiusura di centrali a carbone e riaprire impianti nucleari.

«Stimiamo investimenti annuali per circa 3.000 miliardi di dollari nel settore della generazione, dello stoccaggio energetico, delle reti e dei data center entro la fine del decennio», ha affermato Haefele. «Questa dinamica è sostenuta da una forte domanda commerciale e da clienti che vogliono garantirsi capacità di fornitura per i loro progetti».

Le aziende del comparto elettrico e della componentistica stanno beneficiando di ordini record e di una pipeline solida. «Molti investitori stanno sottovalutando la scala e la durata dell’opportunità legata all’elettrificazione», ha osservato Haefele.

L’analista sottolinea anche un’altra tendenza chiave: «L’ascesa del nazionalismo delle risorse e delle politiche protezionistiche sta rafforzando la posizione delle società lungo la catena del valore dell’elettrificazione». Queste dinamiche, unite a una maggiore attenzione ai minerali critici, stanno spingendo le valutazioni e migliorando i fondamentali del settore.

Dal punto di vista finanziario, i titoli legati all’elettrificazione presentano premi di valutazione giustificati da una crescita superiore degli utili per azione. «Le nostre società favorite in questo ambito offrono un potenziale di crescita degli utili di dieci punti percentuali in più rispetto alla media globale nel 2025 e di sette punti nel 2026», ha spiegato Haefele, citando dati FactSet.

In conclusione, UBS GWM mantiene una visione ottimistica sul settore energetico e delle risorse. «Con la domanda trainata dall’AI, la continua elettrificazione e il supporto politico, vediamo un’opportunità di crescita organica duratura», ha dichiarato Haefele. Tuttavia, ha aggiunto, «gli investitori devono restare consapevoli dei rischi regolatori e di esecuzione, soprattutto legati agli aggiornamenti degli asset legacy e ai permessi, anche se riteniamo che tali rischi siano gestibili all’interno di un approccio diversificato».