Rame: ecco perchè resterà sugli scudi. Gli Etc long a Piazza Affari

Secondo un’analisi di JP Morgan, il 2028 potrebbe segnare il punto più alto nella produzione globale di rame. Da quell’anno in poi, la disponibilità del metallo rosso potrebbe iniziare a calare, non perché le riserve si esauriscano all’improvviso, ma perché la capacità estrattiva delle miniere tenderà a ridursi progressivamente. Il fenomeno è legato principalmente alla mancanza di nuovi progetti minerari.

Nel frattempo, sul fronte della domanda, invece, l’innovazione tecnologica sta spingendo i consumi verso livelli senza precedenti. I Data Center per l’intelligenza artificiale sono tra i maggiori responsabili. A questi si somma poi la crescita dei veicoli elettrici e le energie rinnovabili.

Complessivamente, il consumo mondiale di rame potrebbe passare dai 25,8 milioni di tonnellate del 2024 ai 33,6 milioni del 2035, con un incremento superiore al 30% e dal 2030 in poi, il deficit di rame raffinato potrebbe raggiungere i 4 milioni di tonnellatesecondo quanto segnalato da Maurizio Mazziero di Mazziero Research.

Sul fronte produttivo, il Cile continua poi a detenere circa un quarto della produzione mondiale primaria, mentre la raffinazione è dominata dalla Cina, che contribuisce per il 44% dell’offerta globale, seguita dalla Repubblica Democratica del Congo (9%) e dalla Russia (4%). Eventuali tensioni geopolitiche, come un irrigidimento cinese o un conflitto a Taiwan, potrebbero avere effetti pesanti sulle forniture.

Nel frattempo, come indicato da Michael Palatiello, ad e strategist di Wings Partners Sim, le prospettive di deficit del mercato del rame si già quindi ampliando rapidamente: si stima che nel 2025 si passerà da un surplus inizialmente previsto di 153.000 tonnellate a un deficit di 59.000 tonnellate, con un peggioramento ulteriore nel 2026 fino a 313.000 tonnellate. E sul piano commerciale, i premi pagati dai raffinatori di concentrati hanno raggiunto nuovi massimi storici, mentre i produttori, seguendo l’esempio di Codelco, chiedono per il 2026 un incremento del 38% rispetto ai valori attuali.

Il trend del rame al London Metal Exchange

Gli Etc al rialzo sul rame a Piazza Affari