All’inizio degli anni Duemila gli “scienziati finanziari” cominciarono a vendere dei prodotti sofisticati come gli Abs (asset-backed securities), ovvero titoli garantiti da attività sottostanti come mutui ipotecari, prestiti o altro con vario grado di rating e ritorno cedolare a seconda della qualità dei debitori del sottostante. Come sempre, l’abuso dei prodotti di questo tipo ha portato ad una valanga che si scatenò negli Stati Uniti con la crisi dei “subprime” nel 2007 che culminò col il crack della Lehman Brothers, madre della crisi finanziaria e delle speculazioni che si trascinarono pesantemente fino all’epilogo del “whatever it takes” di Draghi nel 2012.
Con un bel ricambio generazionale, sento ora altri “professori scienziati di finanza” che hanno scoperto l’acqua calda e vengono a proporre dei “nuovi strumenti” che si chiamano “Clo”, acronimo di Credit Loan Obligation, ossia una forma di “Abs” in cui il portafoglio d’investimento è costituito da prestiti bancari. Si tratta di uno strumento finanziario utilizzato per ricavare reddito da mutui, finanziamenti e altri tipi di prestiti.
Il Clo è quindi uno strumento finanziario derivato che rappresenta un debito a breve o lungo termine, garantito da una garanzia, come una proprietà o una linea di credito. Il debito viene emesso da un prestatore a un creditore, con il prestatore che è tenuto a restituire il capitale e gli interessi al creditore in un periodo di tempo prestabilito. La sua emissione avviene solitamente attraverso una operazione di cartolarizzazione, che prevede la cessione di un portafoglio di crediti bancari da parte della banca (sponsor) ad una speciale società. Le Clo sono suddivise in diverse tranche (senior, junior o mezzanine e subordinated tranche o equity tranche) a diversi gradi di rischio e priorità nei rimborsi, proprio come succedeva con i subprime.
La Clo viene scambiata sui mercati regolamentati come un normale titolo e può essere utilizzata per vari scopi, dal finanziamento di acquisizioni aziendali alla fornitura di finanziamenti a medio e lungo termine a società private, ma come si dice “uomo avvisato mezzo salvato”.
A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker
