
Negli ultimi giorni, Dogecoin (DOGE) è tornato sotto i riflettori dei mercati crypto grazie a un rimbalzo tecnico che ha riacceso l’ottimismo tra i trader. Dopo aver toccato i 0,22$, la moneta-meme per eccellenza ha difeso un supporto cruciale e ha mostrato segnali che potrebbero spingerla verso l’area di resistenza a 0,30$. Nel frattempo, un nuovo progetto ispirato proprio al “cane più famoso della blockchain” sta attirando l’attenzione delle balene e degli investitori retail: Maxi Doge (MAXI), che con la sua prevendita in pieno fermento sta diventando uno degli argomenti più discussi tra gli appassionati di meme coin.
Il rimbalzo di Dogecoin: segnali tecnici da non ignorare
Dopo settimane di incertezza, DOGE ha ritrovato la spinta rialzista grazie alla difesa del livello chiave a 0,22$. Quel punto non era casuale: si tratta infatti della zona in cui passa la media mobile esponenziale (EMA) a 100 giorni, un riferimento tecnico che spesso funge da spartiacque tra trend rialzista e ribassista. Un altro elemento che rafforza lo scenario positivo è la distribuzione della liquidità: le mappe di CoinGlass evidenziano cluster consistenti sopra i 0,25$, il che lascia intendere che quelle zone potrebbero attrarre il prezzo come “magneti” se il momentum rialzista dovesse continuare.
Il contesto: tra ETF e speculazione
Il settore delle meme coin non è mai stato per i deboli di cuore. Nell’ultimo mese, le oscillazioni di prezzo hanno confermato quanto DOGE e i suoi fratelli digitali possano catalizzare l’attenzione degli investitori più speculativi. Nonostante il mercato crypto nel complesso abbia attraversato fasi ribassiste, Dogecoin è riuscito a mantenere una capitalizzazione vicina ai 37 miliardi di dollari, dimostrando la sua resilienza.
Un fattore di grande interesse è stato il debutto del REX-Osprey Dogecoin ETF, lanciato a settembre con ticker DOJE. Sebbene la sua partenza sia stata altalenante, l’ETF ha contribuito a far conoscere Dogecoin a una platea di investitori istituzionali, molti dei quali guardano con curiosità al settore delle meme coin come a un laboratorio di dinamiche speculative ad alto rendimento. Se DOGE riuscisse a consolidare un trend rialzista stabile, è probabile che l’ETF diventi un canale importante per afflussi di capitale da parte di Wall Street.
Maxi Doge: la nuova scommessa delle balene

Accanto alla narrativa di Dogecoin, un nuovo protagonista sta emergendo con forza: Maxi Doge (MAXI). Nato come omaggio irriverente al brand di DOGE, Maxi Doge ha saputo distinguersi grazie a un approccio molto più aggressivo e orientato all’utilità. La sua prevendita ha già raccolto oltre 2,7 milioni di dollari, attirando non solo piccoli investitori ma anche balene DOGE in cerca di nuove opportunità di rendimento. Con una fornitura limitata a 150,2 miliardi di token, Maxi Doge si posiziona in netta contrapposizione a Dogecoin, la cui supply illimitata ne limita il potenziale di crescita a lungo termine. La roadmap del progetto punta in alto: oltre allo staking con APY fino al 128%, il team sta sviluppando competizioni di trading e ricompense per i vincitori di tornei, creando un ecosistema competitivo, aggressivo e motivazionale. Inoltre, sono già in fase di studio partnership con exchange che potrebbero offrire coppie MAXI con leva fino a 1000x, un aspetto che ha acceso l’interesse degli speculatori più audaci. Non sorprende che alcune balene abbiano già effettuato acquisti milionari di token MAXI, consolidando la percezione che questa possa essere la “miglior prevendita crypto” dell’anno.
Dogecoin verso i prossimi target
Tornando al quadro tecnico, la storia insegna che ogni volta che DOGE ha rimbalzato dal trendline support, il prezzo ha messo a segno rally del 15-20% in pochi giorni. Questo rende l’area dei 0,30$ un target realistico, sebbene gli investitori debbano restare consapevoli dei rischi legati a prese di profitto improvvise o a un aumento eccessivo dei funding rate nei mercati derivati. Il livello di 0,20$ rimane un possibile supporto in caso di ritracciamento, ma il comportamento di Dogecoin resta notoriamente imprevedibile. Più che ai singoli livelli tecnici, i trader guardano al consolidarsi di un trend rialzista più costante, capace di attirare nuovamente capitali istituzionali.
Dogecoin e Maxi Doge, due facce della stessa medaglia
Dogecoin resta il punto di riferimento per le meme coin, un asset capace di attrarre attenzione globale e di ispirare interi ecosistemi. Tuttavia, la sua alta capitalizzazione e la supply illimitata ne limitano il potenziale di crescita esponenziale. In questo scenario, progetti come Maxi Doge offrono una narrativa alternativa, più aggressiva e con margini di rendimento decisamente superiori, almeno nella fase iniziale. Se Dogecoin dovesse realmente rompere i 0,30$, è probabile che anche Maxi Doge riceva ulteriore visibilità, confermandosi non solo come un’alternativa, ma come il possibile “successore spirituale” della meme coin originale. Per gli investitori, la partita ora è duplice: da un lato la solidità e la storicità di DOGE, dall’altro la freschezza e l’ambizione di MAXI. Entrambi potrebbero beneficiare di un ritorno di fiamma delle meme coin nel 2025, ma solo chi saprà bilanciare rischio e opportunità potrà cavalcare davvero questa ondata speculativa.
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