“I principali temi macroeconomici del trimestre sono stati la razionalizzazione delle tariffe doganali e della GST (Goods and Services Tax, l’IVA locale)”, afferma Singh. “Gli Stati Uniti hanno imposto dazi del 50% sulle esportazioni indiane; i negoziati sono ancora in corso e si prevede maggiore chiarezza nei prossimi trimestri”. Le conseguenze, se il braccio di ferro dovesse protrarsi, non sono trascurabili. “Se non risolta, una pressione tariffaria prolungata potrebbe ridurre la crescita dello 0,6-0,8%”. A pesare sono state anche altre misure USA. “L’incertezza è aumentata anche a seguito dell’annuncio di norme più severe per i visti H1B e di dazi del 100% sui farmaci di marca e brevettati importati negli Stati Uniti, creando venti contrari per i settori IT e farmaceutico, due dei principali esportatori dell’India”.
Il quadro interno, tuttavia, offre diversi contrappesi. La crescita del PIL indiano per il secondo trimestre del 2026 è stata del 7,8% su base annua, in aumento rispetto al 7,4% del trimestre precedente. “La politica rimane favorevole alla crescita, sostenuta da un significativo allentamento della liquidità, 100 punti base di tagli dei tassi quest’anno e dalla riduzione delle aliquote GST e dell’imposta sul reddito”, spiega Singh.
Proprio questa solidità macroeconomica è alla base dell’ottimismo di medio periodo. “I premi di valutazione dell’India rispetto ai mercati emergenti si sono normalizzati verso le medie di lungo periodo. Ci attendiamo che i rendimenti futuri siano trainati dalla crescita degli utili, con rendimenti in dollari a doppia cifra possibili nel medio-lungo periodo”.
L’analisi di Singh scende poi nel dettaglio di alcune realtà aziendali, pilastri del paniere d’investimento:
Shriram Finance: “Una grande società finanziaria non bancaria specializzata nel finanziamento di veicoli commerciali usati, ha registrato un calo nel trimestre. Tuttavia, i fondamentali restano solidi: il management prevede una crescita annuale a due cifre medio-basse nel medio periodo e un miglioramento del rendimento delle attività di 20 punti base”.
CMS Info: “Uno dei principali outsourcer del settore bancario, dovrebbe registrare una crescita contenuta a una cifra media, ancora penalizzata dal fallimento del concorrente AGS Transact. Nonostante l’incertezza di breve periodo, CMS dovrebbe beneficiare di un aumento della quota di mercato”.
Eternal: “Leader di mercato indiano nella consegna di cibo e nel quick commerce, ha indicato che la redditività potrebbe migliorare se la concorrenza dovesse restare stabile. Tuttavia, l’azienda ha confermato che darà priorità alla quota di mercato rispetto alla redditività”.
Maruti Suzuki: “Principale produttore di automobili a quattro ruote con oltre il 40% del mercato domestico, dovrebbe beneficiare dei tagli fiscali per il settore auto. Il management prevede una ripresa ciclica della domanda, in particolare per le utilitarie”.
Bajaj Finance: “La principale società finanziaria privata non bancaria in India, con 47 miliardi di dollari di attività. Concentrata sul credito al consumo e sui mutui, è ben posizionata per beneficiare della ripresa dei consumi attesa grazie al recente sostegno politico”.
In sintesi
In conclusione, Singh inquadra la correzione come un riallineamento dopo eccessi valutari. “La correzione del 13% in dollari dell’indice MSCI India da settembre 2024 riflette valutazioni iniziali elevate, un rallentamento ciclico della crescita domestica che ha portato a revisioni al ribasso degli utili per l’esercizio 2026, e un aumento delle incertezze globali”.
Tuttavia, la visione di fondo rimane positiva. “Nel medio periodo, l’India rimane ben posizionata, grazie a un bilancio solido, tassi di interesse reali positivi, una politica stabile e demografia favorevole”. Il rischio principale, per il gestore, resta globale: “dispute tariffarie e tensioni geopolitiche crescenti, anche se una risoluzione più rapida con gli Stati Uniti sulle tariffe rappresenterebbe lo scenario migliore”.
La strategia, in questo contesto, non cambia. “Con le valutazioni ora normalizzate, riteniamo che il mercato possa seguire l’andamento della crescita degli utili. La nostra strategia resta invariata: un approccio bottom-up orientato verso aziende di alta qualità con solide prospettive di utili e valutazioni ragionevoli”. Un approccio selettivo che punta a catturare la crescita di lungo corso dell’economia indiana, nonostante la volatilità congiunturale.
