Mentre ci avviciniamo all’ultimo trimestre del 2025, il sentiment degli investitori resta caratterizzato dal pessimismo, anche se “guardando al medio e lungo periodo crediamo che questo pessimismo sia in parte fuori luogo”, afferma Antonio Tognoli, responsabile macro analisi e comunicazione di Cfo Sim.
Secondo Tognoli, la percezione negativa degli investitori è alimentata da una visibile biforcazione dell’economia e dalla raffica di notizie sui mercati. Questo clima ha dato spazio a teorie secondo cui l’intelligenza artificiale (IA) sarebbe in una bolla o che la forza economica degli Stati Uniti sarebbe un miraggio. “Non siamo d’accordo e continuiamo a credere in portafogli bilanciati con esposizione alle aziende che beneficiano del commercio di IA e della resilienza economica”, sottolinea.
Tognoli evidenzia poi come, con il calo dei tassi di interesse, gli investitori potrebbero trovare opportunità per ribilanciare i portafogli o impiegare la liquidità disponibile. “Gli investitori dovrebbero essere pronti a sfruttare opportunisticamente i possibili ribassi e concentrarsi sulle aree del mercato esposte ai principali temi di crescita secolare durevole a lungo termine che abbiamo privilegiato per tutto l’anno”, aggiunge.
Nel breve periodo, Tognoli segnala la presenza di correnti incrociate che il mercato dovrà affrontare prima dell’inizio della stagione degli utili, con un possibile consolidamento del comparto azionario. Nonostante i dati economici più solidi del previsto, le aspettative sui tagli dei tassi della Fed restano incerte. “Il prezzo di mercato per l’allentamento della Fed quest’anno si attesta a circa 40 punti punti base dopo il taglio di settembre. Noi riteniamo che Powell farà un solo taglio di 25 punti, probabilmente nel meeting del 10 dicembre”, spiega.
Tognoli indica anche segnali contrastanti nel sentiment e nel posizionamento dei mercati, con attenzione verso settori come energia nucleare, informatica quantistica e supply chain dell’IA, compreso l’hardware. Anche la volatilità è stata molto bassa, rendendo alcuni vincitori del momentum, in particolare il settore tecnologico statunitense e le banche europee, più suscettibili a un pullback qualora la volatilità globale aumentasse.
Per quanto riguarda i temi di investimento chiave, Tognoli evidenzia tre aree principali:
- Ciclicità a lungo termine: la solidità dei dati macroeconomici sostiene i titoli azionari ciclici, con un focus sugli industriali e sul settore finanziario, che beneficeranno di spese in conto capitale e deregolamentazione.
- IA 2.0: l’intelligenza artificiale resta centrale, supportata da hyperscaler e dalle spese in capitale, con opportunità per nuove applicazioni e settori a valle. Tognoli rileva che la leadership attuale del ciclo IA è redditizia e con bilanci solidi.
- Oro come zavorra: il metallo prezioso rimane un asset chiave per diversificare i portafogli e proteggersi dalla volatilità legata alla Fed. Gli afflussi negli ETF sui metalli preziosi hanno raggiunto a settembre un record di 13,5 miliardi di dollari, quasi il doppio di agosto.
“Riteniamo che l’allentamento delle condizioni finanziarie, la crescita resiliente e la politica fiscale dovrebbero comunque sostenere gli asset rischiosi. Il posizionamento è equilibrato, la liquidità è ampia e il sentiment esteso è limitato alle aree di mercato con il momentum più elevato”, conclude Tognoli, sottolineando come eventuali incertezze, come la chiusura delle attività governative, non dovrebbero avere impatti significativi sul medio-lungo termine.