Il Governo italiano, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, si sarebbe impegnato a presentare un disegno di legge entro il 15 luglio che dovrebbe includere una serie di provvedimenti su singoli settori.
Per le concessioni idroelettriche, la nuova legge dovrebbe prevedere una rivisitazione delle disciplina per la gestione delle gare, che tornerà ad essere nazionale e non più regionale. L’attuale legge prevede l’avvio delle gare per le concessioni scadute entro il 2023 da parte delle regioni.
A2a ha circa 700 Mw di capacità installata scaduta con un contributo all’Ebitda di circa 70 mln di euro, in base a quanto rilevato dagli analisti di Equita, che avvertono: “andranno verificate quali modifiche saranno attuate e come sarà garantita la reciprocità con le regole negli altri paesi UE (in Spagna e Portogallo le concessioni sono state allungate senza gare)”.
Per la distribuzione gas, il Governo si impegnerebbe ad accelerare i tempi delle gare.
“Si tratterebbe di una novità positiva soprattutto per Italgas – osservano da Equita – la cui equity story è legata alla crescita attraverso le gare gas, in forte rallentamento sia per i tempi lunghi di aggiudicazione, ma anche per i ricorsi dopo la conclusione delle gare stesse”.
Confermata poi la completa liberalizzazione del mercato elettrico entro il 2023.
“Tutte le local utilities, ma in particolare A2a, hanno piano di crescita significativo in questo settore grazie alla liberalizzazione del mercato elettrico (circa 18 mln di clienti che usciranno dal mercato tutelato)”, commentano da Equita che rilevano inolte come “le regole della liberalizzazione saranno importanti per verificare la capacità di crescita delle local utilities e i rischi di contrazione dei margini, attualmente fra i più elevati d’Europa e nei servizi pubblici locali, incluso il trasporto pubblico locale, sarà limitato il ricorso all`affidamento in house e si accelererà sulle gare”.
Si tratta, sempre a detta degli analisti della Sim milanese, di indicazioni positive per il settore municipalizzate (A2a, Iren, Acea, Hera) e reti gas (Italgas, Ascopiave):
- la facilitazione alle gare (inclusa la limitazione all’in-house) può semplificare la crescita degli operatori più grandi e la concentrazione del mercato.
- Il ritorno alla disciplina nazionale sulle concessioni idroelettriche potrà facilitare la limitazione dei canoni addizionali e le gare a fine concessione (riducendo il rischio di trasferimento in-house da parte di alcune regioni).
- La liberalizzazione del mercato retail favorirà la crescita del numero di clienti a sfavore dell`incumbent (Enel).