Mercato azionario italiano: il focus su mid e small cap di Intermonte

“Le small cap italiane hanno superato le performance dei pari europei: l’indice MSCI Europe Small Caps ha segnato un aumento dell’1% nell’ultimo mese”, sottolinea Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte.

Per quanto riguarda le stime sugli utili, Randone evidenzia come dall’inizio del 2025 sia stata registrata una revisione complessiva del -6% sugli EPS 2025 e dello -0,6% sugli EPS 2026. Nell’ultimo mese, invece, le stime per i titoli a grande capitalizzazione sono state riviste al rialzo (+0,8% e +2,6%), trainate da alcuni nomi come Prysmian e MPS, mentre per le mid-small cap le stime sono rimaste pressoché invariate.

Dal punto di vista delle valutazioni, “su base P/E, le nostre mid-small cap scambiano con un premio del 26% rispetto alle large cap, in linea con i livelli di un mese fa e leggermente superiore alla media storica del 20%”, spiega Randone.

Sul fronte della liquidità, le large cap hanno evidenziato un aumento del 34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con le mid cap in miglioramento e le small cap ancora in fase di recupero. Tuttavia, nell’ultimo mese, le società a media e bassa capitalizzazione hanno mostrato segnali positivi di ripresa.

La strategia d’investimento di Intermonte resta costruttiva. “I mercati hanno reagito positivamente ai recenti accordi commerciali, alle aspettative di una politica monetaria espansiva negli Stati Uniti e alle misure fiscali in diversi Paesi europei. Nonostante i livelli elevati degli indici azionari, ci attendiamo che le mid e small cap italiane possano continuare a beneficiare del calo del rischio Paese, come dimostrato dai nuovi minimi dello spread dei titoli di Stato italiani a 10 anni”, afferma Randone.

Tra i fattori positivi, il dirigente segnala anche l’avvio operativo del Fondo Strategico Nazionale indiretto, che potrebbe mobilitare fino a 1 miliardo di euro, e una possibile riapertura del mercato delle nuove quotazioni di società di medie dimensioni nel 2026. Inoltre, l’arrivo dei risultati del terzo trimestre nelle prossime settimane potrebbe fornire ulteriori motivi di ottimismo per le prospettive del prossimo anno.