Quali sono i coinvolgimenti di Trump nel mondo crypto?

trump crypto

Il Presidente americano Donald Trump è coinvolto nel mondo crypto a vari livelli. 

Innanzitutto, ovviamente, è coinvolto come Presidente degli USA, dato che gli Stati Uniti sono un Paese molto importante per il mondo crypto. 

Risulta però anche essere coinvolto in prima persona come privato cittadino, ovvero con un coinvolgimento che va al di là del suo attuale stato di presidente USA.

Inoltre risulta essere coinvolto anche a livello familiare, dato che la sua famiglia opera in vari modi all’interno del mondo crypto. 

Il coinvolgimento politico di Trump nel mondo crypto

A dire il vero durante il suo primo mandato da Presidente, dal 2017 al 2021, era scettico sul mondo crypto, tanto da arrivare a definire Bitcoin una “truffa”.

Nel corso degli anni seguenti però ha cambiato diametralmente opinione, in particolare durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2024, che poi vinse. 

Da quando è di nuovo Presidente (gennaio 2025) ha spinto molto affinché gli USA diventino sempre più crypto-friendly adottando ad esempio normative che rendano facile ed accessibile l’utilizzo delle criptovalute. 

Infatti mai prima di questo 2025 gli USA si erano così tanto aperti a questi nuovi asset finanziari, anche perchè lo stesso Trump ha dichiarato di volerli far diventare la capitale mondiale delle crypto. 

Lo promise in particolare durante la Bitcoin Conference di Nashville di luglio 2024, quando propose anche di creare una riserva strategica nazionale in BTC.

Al momento della sua vittoria alle presidenziali dell’anno scorso si scatenò sui mercati crypto il cosiddetto Trump-trade, che non durò molto ma fece decollare i prezzi di molte crypto. 

In seguito ha intrapreso alcune misure che in parte hanno rispettato quanto promesso in campagna elettorale, ma che in realtà a lungo andare non sono riuscite ancora a fare realmente decollare il mondo crypto negli USA, perlomeno non più di tanto rispetto a prima. 

L’entusiasmo del mondo crypto nei suoi confronti si è però un po’ spento negli ultimi mesi, ed in particolare quando, a causa dello shutdown governativo, si sono verificate forti flessioni dei prezzi

Il coinvolgimento personale

Il coinvolgimento personale più importante di Donald Trump con il mondo crypto è quello legato alla sua memecoin TRUMP,  lanciata a gennaio su Solana

In un primo momento sembrava un progetto di successo, con il prezzo salito immediatamente ai massimi storici superiori ai 75$, ma a partire già da fine gennaio è iniziato un lungo crollo che sembra essere ancora in corso. 

Ad aprile era sceso sotto gli 8$, e dopo essersi momentaneamente ripreso a metà anno, a partire da settembre ha iniziato un nuovo crollo che l’ha portata prima sotto i 7$, e poi a dicembre anche sotto i 5$. 

Il prezzo attuale è ancora superiore al prezzo iniziale di collocamento, ma rispetto ai massimi di undici mesi fa la perdita ormai è salita al 93%. 

A ciò si deve aggiungere la collezione personale di NFT dedicati a lui, e lanciati ancor prima che diventasse presidente per la seconda volta, probabilmente con l’obiettivo di raccogliere fondi proprio per la campagna elettorale dell’anno scorso. 

Altri coinvolgimenti personali sono invece indiretti, perché diverse sue aziende, tra cui in particolare Trump Media, sono attive in ambito crypto, ma il suo ruolo in quelle aziende risulta essere solamente quello di socio azionista. 

Il coinvolgimento familiare

Parallelamente alle politiche governative pro-crypto, la famiglia Trump ha lanciato diversi progetti che hanno a che fare con le criptovalute. 

Il principale è World Liberty Financial (WLFI), in cui il Presidente Trump non ha però alcun ruolo diretto. Sono invece molto coinvolti i figli Donald Jr., Eric e Barron Trump. Il presidente risulta avere solo il ruolo puramente formale di “chief crypto advocate”. 

World Liberty Financial è una piattaforma DeFi di finanza decentralizzata basata su Aave, con un token di governance WLFI e una stablecoin chiamata World Liberty Financial USD (USD1).

Oltre a ciò è anche stata lanciata la memecoin MELANIA della moglie di Donald Trump, il cui valore di mercato però si è già pressochè annullato del tutto (-99% dai massimi). 

Inoltre il figlio Eric Trump è coinvolto anche nel mining di Bitcoin, con American Bitcoin Corp. 

Secondo alcuni report democratici e indagini di Reuters, la famiglia Trump nel suo complesso deterrebbe circa 11,6 miliardi di dollari di asset legati al mondo crypto, con entrate superiori ad 800 milioni di dollari solo nel primo semestre 2025. 

Il patrimonio netto di Donald Trump è aumentato di miliardi di dollari grazie a questi progetti.

Le controversie 

Ovviamente tutto ciò ha generato anche diverse controversie. 

Innanzitutto vi sono critici che accusano l’amministrazione Trump di conflitti di interesse proprio a causa delle politiche pro-crypto volute dal suo governo e di cui beneficiano direttamente i progetti della sua famiglia.

Vi sono poi dubbi sull’opportunità di avere tra gli investitori di questi progetti diversi investitori stranieri provenienti ad esempio da Paesi come la Cina e gli Emirati Arabi Uniti (UAE). 

Inoltre Trump viene accusato di aver favorito degli insider avendo dissolto il team anti-frode crypto del DoJ, ed aver ridotto la sorveglianza della SEC. Altri lo accusano proprio di corruzione, perché Trump starebbe sfruttando la sua presidenza per arricchirsi con le crypto.