Tobin Tax: il Governo italiano valuta aumento

Il Governo italiano sta valutando una proposta di aumento dell’imposta sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin tax. L’ipotesi, rilanciata da più testate giornalistiche, prevede un percorso graduale di rialzo dell’aliquota oggi applicata sulle negoziazioni su mercati regolamentati.

Secondo l’emendamento circolato nei firmatari, la scala prevista sarebbe articolata su tre anni: 0,3% nel 2027, 0,35% nel 2028 e 0,4% a partire dal 1º gennaio 2029 — al posto dell’attuale aliquota dello 0,1%. L’emendamento, attribuito in alcune ricostruzioni a esponenti della maggioranza, mira a reperire nuove coperture per la legge di bilancio 2026. Resterebbero confermate le principali esenzioni già vigenti (operazioni intraday, market making, emissioni e trasferimenti particolari).

La misura è stata presentata come un possibile capitolo della manovra economica che il Governo sta predisponendo per il triennio 2026–2028: il quadro più ampio include altre voci fiscali oggetto di confronto nella maggioranza, dalla revisione della cedolare secca alle ipotesi su oro e altre entrate one-off. I dossier fiscali in corso spiegano la ricerca di risorse aggiuntive, mentre l’esecutivo cerca di chiudere il testo della legge di bilancio e prepararsi all’iter parlamentare.

Reazioni e dubbi: mercato, banche e maggioranza

Le reazioni politiche e di settore sono già comparse sui media. Da un lato i partiti della coalizione discutono la necessità di maggiori entrate; dall’altro i commentatori finanziari e operatori di mercato segnalano il rischio che un rialzo significativo penalizzi i volumi di negoziazione e le strategie ad alta frequenza, con potenziali ricadute sui costi di accesso al mercato e sulla liquidità. Il dibattito coinvolge anche associazioni di categoria e istituzioni di vigilanza, che in passato hanno sottolineato l’effetto distorsivo che imposte più alte possono avere su certi segmenti di mercato.

Sul piano politico, le cronache riportano che la proposta non è ancora un testo definitivo concordato da tutta la maggioranza: si tratta di emendamenti all’esame nell’ambito della legge di bilancio, che potrebbero essere modificati nel corso dell’iter parlamentare. Per questo motivo osservatori e fonti istituzionali indicano che i numeri finali (aliquote, esenzioni, anno di efficacia) potrebbero variare prima dell’approvazione definitiva.

Impatto atteso e prossimi passaggi

L’idea dei proponenti è che l’aumento della Tobin tax produrrebbe un gettito aggiuntivo che il Governo intende destinare a coperture per misure già programmate nella manovra. Al netto delle stime ufficiali (ancora non pubblicate), la portata dell’effetto dipenderà però dall’elasticità dei volumi di scambio alle nuove aliquote e dall’efficacia degli esoneri previsti. Nelle prossime settimane il confronto sul testo in Parlamento chiarirà entità e calendario dell’eventuale aumento.