Dopo mesi di volatilità, i mercati globali sono entrati nel terzo trimestre del 2025 con un clima di maggiore fiducia. Il tanto atteso cambio di rotta della Fed, che ha avviato un ciclo di allentamento monetario, e l’espansione fiscale in Europa hanno creato «un contesto stabilizzante» per gli investitori, spiega Anis Lahlou, Chief Investment Officer di Aperture, società di Generali Investments.
Secondo Lahlou, la moderazione dell’inflazione e la solidità dell’attività economica, in particolare nel settore tecnologico statunitense e nell’intelligenza artificiale, hanno rafforzato l’ottimismo dei mercati. Tuttavia, l’Europa ha vissuto un’evoluzione diversa, caratterizzata da una crescita più graduale ma potenzialmente più sostenibile.
«Il trimestre ha segnato una ripresa costante e un periodo di trasformazione silenziosa per le azioni europee», osserva Lahlou. «Il nostro continente continua a beneficiare di forti venti favorevoli di natura secolare – dalla transizione energetica alla modernizzazione della difesa, fino alle infrastrutture digitali – tutti passati dalla fase di progettazione politica a quella di attuazione».
L’Europa tra AI, industria e politiche fiscali
Mentre l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale continua a dominare i mercati statunitensi, in Europa «la spinta arriva da politiche fiscali e ripresa industriale, con una minore esposizione tecnologica». Lahlou sottolinea che, nonostante la volatilità di alcune aziende legate all’AI, la domanda di potenza di calcolo, efficienza della rete e trasmissione sicura dei dati «continua ad accelerare».
Il risultato, spiega, è che «il ruolo dell’Europa nelle catene del valore si sta rafforzando, creando un insieme di opportunità differenziate e interessanti per gli investitori».
Guardando alla fine dell’anno, Lahlou mantiene un atteggiamento ottimista: «Una combinazione di accelerazione fiscale, ripresa industriale e investimenti tecnologici sostenuti sta rimodellando le prospettive di crescita della regione». Secondo il gestore, la fase attuale premierà la selezione di titoli nei settori Value, Quality e Innovation, in un contesto in cui «la dispersione rimane elevata e la leva operativa inizia a tradursi in una crescita più forte degli utili».
### Tre temi chiave per i mercati
Lahlou individua tre grandi filoni destinati a guidare i mercati nei prossimi mesi: slancio politico, infrastrutture e difesa e metalli preziosi**.
1. Slancio politico «Il contesto politico globale sta diventando sempre più favorevole», afferma Lahlou. «La Fed ha avviato un ciclo di allentamento, mentre la forza del dollaro si attenua. In Europa, le agende fiscali su difesa, infrastrutture energetiche e sovranità digitale stanno passando dalla pianificazione all’esecuzione: il capitale ora viene impiegato». Questo passaggio «dalla retorica alla spesa reale» rappresenta, secondo Lahlou, un importante vento favorevole per i settori legati alle infrastrutture e alle telecomunicazioni.
2. Infrastrutture L’intelligenza artificiale sta alimentando «una trasformazione fisica delle infrastrutture globali». La costruzione di data center e capacità di calcolo ad alte prestazioni genera una forte domanda di elettricità, tecnologie per l’efficienza e sistemi di rete avanzati – tutti ambiti in cui l’industria europea eccelle. «Il rimbalzo di ASML esemplifica quanto rapidamente la leadership possa riaffermarsi una volta stabilizzata la fiducia», nota Lahlou.
3. Difesa e metalli preziosi La frammentazione geopolitica e la volatilità dei tassi reali continuano a sostenere «gli asset resilienti all’inflazione», come difesa e metalli preziosi. Queste posizioni, aggiunge Lahlou, «non solo fungono da coperture efficaci, ma offrono anche un potenziale ciclico positivo man mano che i governi riarmano e rafforzano le industrie strategiche».
Le opportunità per gli investitori
Nel panorama europeo, la tecnologia continua a rappresentare un pilastro. «La catena del valore dell’AI si sta espandendo nei semiconduttori, nella connettività e nei sistemi energetici», spiega Lahlou, convinto che «la modernizzazione della rete, la generazione rinnovabile e la comunicazione ad alta velocità sosterranno la crescita degli utili e la redditività delle nostre partecipazioni».
Anche il settore farmaceutico mostra segnali incoraggianti, grazie al miglioramento del sentiment e alla riduzione delle pressioni sui prezzi negli Stati Uniti. Inoltre, «il programma fiscale da 1.000 miliardi di euro della Germania potrebbe catalizzare una nuova fase di crescita trainata dagli investimenti», a beneficio delle piccole e medie imprese con maggiore leva operativa.
«Il panorama dell’innovazione europea si sta ampliando, non restringendo», conclude Lahlou. «Man mano che gli investitori guardano oltre la volatilità a breve termine del ciclo AI, l’attenzione è destinata a tornare sulle azioni europee, una vera fonte di diversificazione sostenuta dall’espansione fiscale e dalla ripresa industriale. La trasformazione strutturale dell’Europa in ambito difesa, transizione energetica e infrastrutture digitali guidate dall’AI sta gettando le basi per una crescita sostenibile e una rinnovata competitività globale».